È morto nella notte Achille Mauri, aveva 83 anni, una vita spesa per i libri. Presidente del gruppo Messaggerie Italiane e della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri, da alcuni giorni era ricoverato nell’ospedale di Rosario, in Argentina, terra a cui era molto legato.
Figlio di Umberto Mauri e di Maria Luisa Bompiani (sorella di Valentino), cresciuto in una famiglia protagonista dell’editoria italiana da decenni, Achille Mauri era nato a Rimini il 4 settembre 1939. Amava i libri, ma anche i viaggi, l’arte e la creatività in generale, da sempre tra le sue più grandi passioni.
https://www.repubblica.it/robinson/2019/03/16/news/straparlando_intervista_ad_achille_mauri-300785560/
Lascia la moglie Diana, docente di sociologia, e i figli Santiago e Sebastiano. La Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri, di cui era presidente, dedicherà alla sua memoria la 40esima edizione che si tiene a Venezia dal 24 al 27 gennaio.
Per Bollati Boringhieri Mauri aveva scritto due libri: nel 2017 Anime e acciughe (sottotitolo L’aldilà come non l’avreste mai immaginato) e nel 2019 il secondo romanzo intitolato Il paradosso di Achille, sequel ideale di Anime e acciughe.
Il suo percorso professionale era cominciato nel 1957 in Mondadori. Poi aveva lavorato in Persia per Fiat e in seguito a Torino. Nel 1965 aveva esordito in proprio nell’editoria, fondando la Achille Mauri Editore, officina di libri d’arte da cui uscirono, tra le altre, opere su Baj, Castellani, Fontana e Fabio Mauri. Editò inoltre la rivista VS a cura di Umberto Eco, di cui fu grande amico.
Nel 1968 ha poi ricoperto la carica di amministratore delegato di Messaggerie periodici. Importante nella sua vita, come ha spesso ricordato, il viaggio fatto negli anni Settanta nel paese africano del Benin, dov’era andato a documentare culture e tradizioni di quel popolo, con la società di produzioni cine-televisive Pontaccio, realizzando e dirigendo in prima persona il documentario Magia d’Africa. Achille Mauri è stato infatti, inoltre, autore e sceneggiatore di film e negli anni Ottanta ha continuato a collaborare con la Rai.
Ma fu anche uno spirito all’avanguardia, capace di prevedere le potenzialità di internet: nel 1998 avviò un gruppo di professionisti specializzati in integrazione e sviluppo di applicativi web e ampliò l’attività multimediale producendo, tra gli altri, il cd-rom e l’audiolibro del Piccolo Principe.
Nel 2005 successe al fratello Luciano nel ruolo di amministratore delegato delle Messaggerie Italiane (di cui è parte il Gruppo GeMS, guidato da Stefano Mauri) e nel 2009, alla scomparsa del fratello Fabio, divenne presidente delle Messaggerie Italiane e dell’associazione che porta il nome dell’artista (oggi Associazione per l’Arte e per l’Esperimento del Mondo). Nel 2012 è stato anche presidente di Bookcity Milano.
Go to Source