È morto Luc Montagnier: le conferme di altri media

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È morto a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, il professor Luc Montagnier, premio Nobel nel 2008 per i suoi studi sull’Aids, diventato negli ultimi anni un riferimento dei No Vax. La notizia circolava da ieri sera sui social ed era sorto a riguardo un giallo. Oggi l’hanno confermata anche il quotidiano Libération e la tv France Info. Montagnier aveva 89 anni.

Il sito francese France Soir annuncia la morte del virologo Montagnier, ma non ci sono conferme

Dopo il sito francese France Soir anche il professor Didier Raoult aveva annunciato la morte del virologo Luc Montagnier. “Luc Montagnier è morto. Perdiamo un uomo la cui originalità, l’indipendenza e le scoperte sull’Rna hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’Aids”: scrive sul suo profilo Twitter il controverso professore dell’ospedale di Marsiglia, che nei primi tempi della pandemia divenne popolarissimo per le sue ricette alternative nella cura del coronavirus a base di idrossiclorochina. Queste scoperte, prosegue Raoult, sono valse a Montagnier “la gloria, il Premio Nobel nonché l’inaudita ostilità dei suoi colleghi. L’attenzione portata alle sue ultime ipotesi fu sproporzionata”, continua Raoult.

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Chi era Luc Montaigner

Biologo e virologo francese, Luc Montagnier era nato il 18 agosto del 1932 a Chabris, un piccolo comune situato nel Centro-Valle della Loira. Era direttore emerito del Centre national de la recherche scientifique e dell’Unità di oncologia virale dell’Istituto Pasteur di Parigi, dove nel 1983 assieme a Francoise Barrè-Sinoussi ha scoperto il virus Hiv. Per questa eccezionale scoperta Montagnier vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 2008. Molto stimato, lo scienziato ha lavorato con più grandi istituti scientifici del mondo. Oltre a essere direttore emerito del CNRS e professore all’Institut Pasteur, è stato direttore del Center for Molecular and Cellular Biology al Queens College della City University di New York, direttore di un istituto di ricerca alla Jiao-tong University di Shanghai. Il suo lavoro ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti.

Le polemiche

Tuttavia, negli ultimi decenni della sua vita e della sua carriera Montagnier ha fatto parlare molto di sè per aver sposato e sostenuto molte teorie antiscientifiche. Dalle sue dichiarazioni nel 2010 riguardanti l’Hiv, che poteva essere eradicato con un particolare schema nutrizionale, alle ricerche sulla memoria dell’acqua, principio alla base dell’omeopatia. E ancora: dall’uso della papaya contro la Sars e il Parkinson al sostegno di molte tesi alla base dei movimenti No Vax, mettendo in dubbio la sicurezza dei vaccini. Infine, ha fatto molto discutere il suo appoggio a Stamina e di recente alle teorie complottiste legate al virus Sars-CoV-2 e ai vaccini anti-Covid.

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