Ecco Lukaku, e Inzaghi ritrova il contropiede. Come cambierà l’attacco dell’Inter. Gli ultrà contro il belga: “Prima era un re, ora è solo uno dei tanti”

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Con il ritorno all’Inter di  Lukaku, Simone Inzaghi guadagna un’opzione che fin qui di fatto non aveva mai avuto: il contropiede. Nella sua prima stagione nerazzurra il tecnico piacentino, che ha firmato il prolungamento del contratto fino al 2024, ha dovuto fare a meno dell’arma più potente dell’Inter di Conte, in gran parte costruita proprio sulle sgroppate del gigante belga e di Achraf Hakimi. Anche i rari tifosi nerazzurri che non apprezzano Big Rom, guardando l’Inter della scorsa stagione, lo hanno rimpianto ogni volta che la squadra recuperava un pallone e, anziché proiettarsi in verticale verso la porta avversaria, cominciava a intessere complicate reti di passaggi. Riabbracciando Romelu, dopo nemmeno un anno da quello che sembrava un addio, le cose cambiano.

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Rinasce la coppia con Lautaro

Cosa sarà del resto dell’attacco interista è difficile immaginarlo. I dirigenti nerazzurri stanno cercando possibili compratori tanto per Dzeko, prezioso nella scorsa stagione ma sacrificabile, Sanchez, più polemico che utile, e Correa, che nel primo anno alla Pinetina ha deluso le aspettative. Molto diverso il discorso che riguarda Lautaro, “per noi indispensabile”, come ha spiegato a Radio Anch’io l’amministratore delegato interista Beppe Marotta. Insieme il belga e l’argentino formano una coppia micidiale. In due stagioni insieme hanno segnato complessivamente 104 gol, 78 solo in Serie A. E in 19 casi, uno dei due ha segnato su assist del compagno. Sono numeri che li collocano nell’Olimpo delle coppie gol più prolifiche del nostro campionato, capaci peraltro di alternarsi nei ruoli: uno occupa l’area, l’altro si allarga in cerca di spazio.

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La variante Dybala

Il grande enigma riguarda Dybala. I manager di via Liberazione trattano a oltranza con Jorge Antun, il suo procuratore. Svincolato dalla Juventus, il 28enne mancino di Laguna Larga chiede 7 milioni netti a stagione. Il club nerazzurro gliene ha offerti 5. Il dialogo va avanti. E intanto i tifosi si chiedono: se la Joya davvero arriverà a Milano, come funzioneranno gli incastri in attacco? Con una partita ogni tre giorni per effetto del mondiale autunnale, è improbabile che Inzaghi vorrà schierare Lukaku, Lautaro e Dybala in un tridente. Molto più realistico immaginare che a turno uno dei tre farà panchina, con la possibilità di variare la coppia di punta nel 3-5-2 in corso di partita. Di quanto siano micidiali insieme Lukaku e Lautaro si è detto, ed è realistico immaginare che anche le altre due combinazioni, con Dybala in campo, possano esserlo atrettanto.

Gli ultrà: “Non accogliete Romelu come un re”

La missione per Romelu ora è dimostrare di essere ancora il giocatore che ha fatto sognare i tifosi, trascinando l’Inter verso il 19esimo scudetto. Glielo chiedono anzitutto gli ultrà, come condizione necessaria per farsi perdonare quello che definiscono “il tradimento” di undici mesi fa. In un comunicato, la curva nord interista invita infatti tutta la tifoseria a non andare ad accogliere in pompa magna il giocatore al suo rientro a Milano. “È stato sostenuto (e trattato) come un Re, ora è uno come tanti”, si legge nella nota. Già nell’agosto dello scorso anno, quando Lukaku lasciò la città, la curva espose uno striscione: “Non conta chi con la pioggia scappa, ma chi nella tempesta resta”.

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