Effetto-Covid su Exor, la holding in rosso per 30 milioni. Il patrimonio sale a 29,5 miliardi, dividendo invariato

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TORINO – La pandemia da Covi-19 pesa per 30 milioni di euro su conti Exor, la holding guidata da John Elkann, nel 2020. Un effetto dei minor risultati delle controllate della società che controlla Stellantis, Cnh, Ferrari, Juventus e il gruppo Gedi, che edita Repubblica. Un risultato che deve tenere conto che l’utile 2019 di 3.053 milioni di euro includeva la quota Exor della plusvalenza realizzata sulla cessione di Magneti Marelli per 1.081 milioni di euro (totale 3.771 milioni di euro). Il Valore patrimoniale netto (NAV) di Exor ammonta a 29,5 miliardi di dollari al 31 dicembre 2020, con un aumento del + 13% ai 26,2 miliardi al 31 dicembre del 2019. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2020 è negativo per 3.251 milioni di euro e riflette una variazione negativa di 620 milioni di euro rispetto alla posizione finanziaria negativa di 2.631 milioni al 31 dicembre 2019, per effetto del netto investimenti (461 milioni di euro), oneri finanziari netti (105 milioni di euro), pagamento dei dividendi (100 milioni di euro), riacquisto di azioni Exor (29 milioni di euro) e altre variazioni nette negative (19 milioni di euro) parzialmente compensati dai dividendi ricevuti dagli investimenti (94 milioni di euro).

Il consiglio di amministrazione ha proposto all’assemblea del 27 maggio 2021 di approvare il pagamento di un dividendo di 0,43 euro per un importo complessivo di 100 milioni. Dividendo Invariato rispetto a quello del 2019. Nel 2021 Exor riceverà complessivamente dalle partecipate Stellantis, Cnh Industrial e Ferrari 1,093 miliardi di euro. Nel dettaglio, 39 milioni di euro come dividendi dalla Casa di Maranello, 40 milioni di dividendi da Cnh Industrial, 144 milioni da Stellantis, 827 milioni come dividendo straordinario da Stellantis per la fusione Fca-Psa, 43 milioni sempre da Stellantis come distribuzione di quanto ricavato da Psa per la vendita di una quota in Faurecia nel 2020 e poi destinato a tutti i soci di Stellantis. Inoltre, Exor ha ricevuto 7.653.004 azioni Faurecia, dopo la nascita di Stellantis, diventando azionista diretto della società di componentistica francese che era controllata da Psa.

Sugli effetti del Covid, monitorati costantemente dalla holding, “rimane incertezza sulla misura in cui la pandemia Covid-19 colpirà Exor e le sue controllate operative, cosa su cui Exor non può fare stime ragionevoli – si legge nella nota in cui vengono diffusi i dati 2020 – L’impatto finale dipenderà dalla scala, dalla durata, dalla gravità e portata geografica degli sviluppi futuri, compreso il ritmo e l’efficacia della vaccinazione programmi e il ritorno a condizioni economiche normali, che non possono essere previste”.

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