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Effetto Covid sui certificati di malattia: con la seconda ondata sono saliti del 22% nel quarto trimestre

MILANO – L’effetto del Covid, che ha fatto pesare l’emergenza sull’andamento dei fatturati delle industrie, si vede chiaramente anche dai certificati di malattia registrati dall’Inps. Nel quarto trimestre del 2020 i certificati di malattia sono stati 7.155.050 con un aumento del 22% rispetto ai 5.864.193 dell’ultimo quadrimestre del 2019 con un aumento del 22%.Nell’Osservatorio sulla malattia, l’Istituto sottolinea così che “l’incremento è dovuto probabilmente alla seconda ondata dell’epidemia da Covid-19”.

Si registra un incremento del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, più accentuato per il settore privato (+25,6% con 5.512.765 certificati) rispetto a quello pubblico (+11,2% con 1.642.285).

Anche l’attività ispettiva ha dovuto regolare il ritmo alle nuove modalità di lavoro. Negli ultimi tre mesi dell’anno scorso si è assistito a una diminuzione del numero di visite fiscali effettuate pari al -16,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, più consistente per il settore pubblico (-53,7%) “in ragione del forte cambiamento della situazione lavorativa a causa delle misure adottate per il contenimento della pandemia, in particolare per il ricorso allo smart working”.

Nel settore privato, invece, si registra un aumento del +24,7%, in quanto per tale settore è stato possibile mantenere un’intensa attività ispettiva grazie alle importanti misure di sicurezza attuate per gli accessi a visita e ad un budget di spesa straordinario incrementato anche dai risparmi dovuti alla sospensione dell’attività di verifica avvenuta tra il 9 marzo e il 10 agosto.



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