Elezioni a Morterone, nel comune più piccolo d’Italia l’unico candidato sindaco è del Partito Gay

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Nel più piccolo Comune italiano per popolazione, Morterone, in provincia di Lecco, l’unica lista valida per le elezioni Comunali del 3 e 4 ottobre è quella del Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e liberale. Ed è lo stesso partito, che presenta candidati nelle principali città italiane, da Milano a Roma, a farlo sapere: salvo sorprese, quindi, sulla scheda elettorale i 29 abitanti del centro della comunità montana della Valsassina troveranno il nome di un solo candidato sindaco, Andrea Grassi.

“Ho scelto di candidarmi a Morterone perché non volevo far chiudere il Comune, commissariarlo e portarlo all’estinzione. In queste settimane parlerò con i residenti e ascoltare le loro volontà. Morterone non può essere commissariata”, ha spiegato Grassi. Quello del Partito Gay “è un progetto nazionale di lungo respiro” sottolinea il partito, spiegando che in questa tornata elettorale sarà presente a Valnegra (Bergamo), in altri piccoli comuni e in grandi città come Milano, Torino, Roma e Napoli”.

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A Morterone non si è quindi ripresentata la sindaca uscente, Antonella Invernizzi, che nell’ultima tornata elettorale era stata eletta con 15 voti. Grassi ha depositato in mattinata simbolo, nome del candidato sindaco e dei dieci candidati in Consiglio comunale. C’è un’incognita, però: alle 11,30 si è presentato in municipio un secondo candidato sindaco, Dario Pesenti (lista Morterone Insieme), che ha trovato però il palazzo chiuso: la segreteria comunale gli avrebbe detto di portare la documentazione nel municipio di Ballabio (da cui Morterone dipende) e quindi il deposito sarebbe avvenuto qualche minuto dopo il termine per la presentazione delle liste. Sarà a questo punto la commissione elettorale a decidere se ammettere comunque la seconda candidatura.

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