Elezioni, Chiara Ferragni prende (ancora) posizione sul voto: “Fate sentire la vostra voce il 25 settembre”

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Chiara Ferragni prende (ancora) posizione sulle elezioni politiche. Alla fine di agosto, aveva attaccato Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sull’aborto negato nelle Marche: “Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano”, aveva scritto su Instagram. Adesso, l’imprenditrice digitale torna a utilizzare il suo megafono da 27,6 milioni di follower. E lo fa per condividere il post di un profilo, “apriteilcervello”, che si autodescrive come “antifascista, antirazzista e support Lgbt+”. Solo un invito, quello che scrive Ferragni – “Da leggere tutto” – destinato però a fare rumore. Soprattutto perché seguito da un appello che più chiaro non potrebbe suonare: “Fate sentire la vostra voce il 25 settembre”.

Per capire quanto quella ‘semplice’ storia su Instagram possa essere letta come un invito agli indecisi a sfidare l’esito disegnato dagli ultimi sondaggi pubblicati prima del ‘silenzio’ elettorale che davano in vantaggio il centrodestra, bisogna proprio seguire l’invito di Ferragni. E andare a leggere il post del profilo, dichiaratamente contrario alle politiche di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che l’influencer ha di fatto condiviso. Il lungo messaggio è un invito a “combattere l’apatia”. “Quelle del 25 settembre per milioni e milioni di italiani saranno delle normali elezioni – si legge nel testo -, le solite elezioni che porteranno alla formazione dell’ennesimo ‘governo ladro e corrotto’ tanto odiato e ormai entrato nella visione dell’opinione pubblica. Per tantissime altre persone, invece, le elezioni del 25 settembre rappresenteranno la nascista (stando a tutte le attuali previsioni) del governo più a destra (a livello di estremismo ideologico) in tutta la storia della Repubblica italiana”.

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Il post continua con il pensiero che va al rischio di un “odio” aumentato “sul tema dell’immigrazione”, alla perdita della speranza di avere una legge sulla cittadinanza “per i tanti bambini e ragazzi che vivono in Italia ma hanno genitori stranieri”. E, ancora, l’impossibilità di arrivare a una legge sul fine vita o, per citare un altro fronte caro a Ferragni che ha appena pubblicizzato il suo sostegno alla “Casa arcobaleno” creata dal Comune di Milano per dare rifugio a chi viene cacciato dalle famiglie d’origine per l’orientamento sessuale, il pericolo che sui diritti delle persone Lgbt+ e delle donne si facciano passi indietro. Ecco, quindi, l’invocazione finale a conbattere l’apatia del “non voto”. Perché, si legge ancora nel post di “apriteilcervello”, l’esito del voto non è scritto. “Pensate se ogni persona che sefue questa pagina convincesse anche solo una persona a votare e a non astenersi avremmo 700mila votanti in più”. Nel caso di Chiara Ferragni, 27 milioni. 

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