Elezioni politiche 2022, Calenda: “Chiesto a Letta minimo sindacale, se risposta è no, è rottura”. Salvini: “Al Viminale? Decidono gli elettori”. Oggi l’incontro fra il leader di Azione e Letta

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Faccia a faccia probabilmente decisivo quello di oggi tra Enrico Letta e Carlo Calenda, per la trattativa di una coalizione tra il Pd e l’area moderata di cui il leader di Azione è capofila. Ma l’ottimismo sulla possibilità di trovare un’intesa si assottiglia di ora in ora, per problemi tecnici, legati alle candidature nei collegi uninominali, ma soprattutto per ostacoli politici.

Verso le elezioni: l’inizio della campagna elettorale in tempo reale

Calenda a Letta: “Chiesto minimo sindacale, se risposta è no, è rottura”

Zingaretti: “C’è impossibilità ad andare con M5S”
 

“Io penso che l’impossibilità in questo contesto di andare con il Movimento 5 stelle,  per un elemento di credibilità, c’è. Ma allo stesso modo dobbiamo criticare chi in questi anni ha usato solo i picconi contro un’alleanza mentre stava al governo. Quindi paghiamo un errore ma anche questo atteggiamento molto sbagliato”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio ed esponente del Pd, su Radio 24.

Renzi: “Lavoriamo a terzo polo che parli di ambiente e non di ideologia”

“Noi lavoriamo a un terzo polo, diverso dalla destra sovranista e dalla sinistra delle tasse. Che parli di lavoro e non di assistenzialismo. Di giustizia e non di giustizialismo. Di ambiente e non di ideologia. Di infrastrutture e non di veti. Di diritti e non di slogan”. Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua Enews, criticando la sinistra e spiegando che se “avesse davvero voglia di vincere queste elezioni incalzerebbe Meloni e Salvini sulla competenza, sulla credibilità, sulla coerenza, sulle tasse, sull’energia. Invece, la sinistra sembra voler perdere: imbarca le idee più disparate. E ieri Enrico Letta ha aperto la campagna elettorale proponendo una nuova tassa, stavolta la tassa di successione”.
 

Amendola: “Da Calenda lettera, cerchiamo convergenze”

“Questa settimana è importante, si definiranno le squadre e la legge elettorale ci impone delle riflessioni. Noi come Pd abbiamo già aperto la nostra lista dei democratici e progressisti ad altre forze. La lettera che Calenda ha inviato è un tema su cui Letta, come sempre, in modo sempre molto responsabile, cercherà di costruire le convergenze. Mi auguro che si realizzino per non fare un piacere a questa destra guidata da Giorgia Meloni”. Lo ha detto Enzo Amendola a Tg1 mattina.

Salvini: “Lega chiederà agli alleati di firmare accordi su programma”

“Sul tavolo del programma la Lega chiederà agli alleati di firmare, per poi essere omogenei dopo una eventuale vittoria, alcuni accordi”, ha detto Matteo Salvini a Radio anch’io.

Lega: a consiglieri chiesto contibuto 5mila euro per politiche
 

Un contributo di 5mila euro da ogni consigliere regionale della Lega per finanziare le prossime elezioni politihe. È la richiesta partita, secondo quanto riportato dal Gazzettino, la settimana scorsa dalla segreteria federale e indirizzata ai vari capigruppo territoriali. Una iniziativa che ha impensierito non poco i consiglieri veneti. Il malumore all’interno del Consiglio regionale serpeggia per questa iniziativa che pare non abbia precedenti e che rischia di creare polemiche. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti conferma che l’indicazione telefonica ai capogruppo è stata effettivamente data.

Letta rientra a Roma: “Ci siamo con nostre idee”
 

“Stazione Termini stamani. Eccoci con le nostre idee”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta postando una foto di un manifesto elettorale dem sulla parità salariale. Letta era ieri sera alla festa dell’Unità di Casalgrande insieme a Romano Prodi e Stefano Bonaccini ed è rientrato a Roma.

 Salvini: “Io al Viminale? Decidono gli italiani”
 

“Io al Viminale? Io mi vedo dove gli italiani mi vedono”, ha detto ancora il leader della Lega a Radio anch’io.

Salvini: “In programma solo ciò che si può fare”
 

“Sul tavolo del programma la Lega chiederà di firmare alcuni accordi: le priorità sono lavoro, tasse e sicurezza. Quindi flat tax al 15% da estendere anche a lavoratori dipendenti e famiglie, poi il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità. Chiederemo anche l’autonomia, frenata da Pd e Cinque Stelle in questi anni”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, intervenuto a Radio Anch’Io su Radio1. “Con Meloni non c’è nessuno scambio, io sono d’accordo con una riforma presidenziale ma l’Italia deve avviarsi verso il riconoscimento dei meriti e delle autonomie”, ha aggiunto. Salvini ha ribadito che “per la sicurezza occorre assumere forze dell’ordine, accendere telecamere e confiscare beni ai mafiosi. Non è discutibile poi l’azzeramento della Legge Fornero e avvicinare ‘quota 41′”. “Nel programma del centrodesta ci sarà solo quello che possiamo mantenere, niente promesse un tanto al chilo”, ha concluso Salvini.

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