Elezioni, Sala: “No ai veti del Pd ma campo largo con Di Maio e Calenda. In Lombardia alleanza con i 5S? Not in my name”

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Campo largo sì, ma non troppo. Soprattutto no a nuove alleanze con i grillini, ed è una chiusura netta: “Alleanza con i 5 Stelle? Not in my name”. Il sindaco di Milano Beppe Sala ieri ha visto il segretario Pd Enrico Letta e Luigi Di Maio, ormai protagonista politico fuori da M5S. Un incontro che conferma la linea di Sala: “Io non avrò nessun ruolo politico futuro, per me non cambia nulla. L’unico mio ruolo possibile é qui a Milano e questo lo dico con assoluta certezza – dice -. Escludo ogni mia candidatura ed escludo che il mio nome sarà su qualunque lista. Ci sono tanti modi per dare una mano al centrosinistra e il Pd in questo momento non ha bisogno di me, sto cercando di aiutare chi sta facendo uno sforzo per fare parte della compagine di centrosinistra, che non è un passaggio automatico”.

Un ruolo, quello del sindaco, che dovrebbe servire a delineare alleanze non solo per le Politiche ma anche per le Regionali in Lombardia. E sulle prime, proprio pensando a una possibile coalizione di centrosinistra allargato, Sala dice: “Spero che nessuno ponga veti perché questo non è il momento: l’unica cosa che ho chiesto a Letta è di lavorare in questo momento affinché si azzerino i veti – ha aggiunto -. Di Maio ha manifestato a Letta la disponibilità a fare parte del centrosinistra. Se qualcuno giudica negativo il fatto di allargare un campo che parte sfavorito lo dica, ma se non si prova ad allargare il campo si perde”.

Elezioni, Sala: “Renzi? È isolato ma in un modo o nell’altro sarà della partita”

Sala: “Di Maio e Calenda assieme? Bisogna allargare il campo. Renzi mi pare isolato”

“L’iniziativa di Di Maio penso che possa raccogliere molte persone”, ha detto Sala parlando del nuovo soggetto politico fondato da Luigi Di Maio, Insieme per il futuro, a margine della commemorazione delle vittime della strage mafiosa di via Palestro. “Io non farò parte di nulla – ha ribadito – però una mano per raccogliere attorno a questa nuova lista, che come tutte quelle nate all’ultimo momento deve costruirsi un percorso, certamente la sto dando”. Ai giornalisti che gli hanno chiesto come si fa a mettere d’accordo Di Maio e Calenda, il creatore del reddito di cittadinanza e colui che più lo contrasta, in un eventuale campo largo del centrosinistra, Sala ha risposto che “Di Maio ha più che riconosciuto che bisogna andare oltre il reddito di cittadinanza e trovare una nuova formula, non rincorre nostalgie su questo punto. Il reddito per me è stata una buona intuizione ma con una cattiva gestione”. “Voglio dare una mano per aiutare ad allargare il campo della mia parte politica – ha concluso Sala -. Non credo che le elezioni siano segnate come tanti dicono. A mio avviso l’unico modo che ha il centrosinistra per uscirne bene è cercare di allargare il campo. Quindi il mio contributo lo sto dando da questo punto di vista”. E su Matteo Renzi aggiunge: “Renzi mi pare più isolato, c’è da una parte del Pd un atteggiamento negativo nei suoi confronti e quindi credo che stia seriamente valutando la possibilità di correre da solo. In un modo o nell’altro Renzi sarà della partita”.

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Aperture quindi, ma che si fermano sulla soglia del Movimento 5 Stelle. “Lo dico in buona fede, sono stato uno di quelli che per primo anni fa diceva ‘guardiamo ai 5 stelle al loro elettorato e alle loro idee’. Però dopo tutto quello che è successo e soprattutto col posizionamento che stanno avendo, quando sento che dovremmo andare coi 5 Stelle la mia risposta la mia risposta è ‘not in my name’ io non ci sto”. Riferimento netto, quello di Sala, all’aperrtura ai 5 S fatta ieri dal capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul ad una alleanza con i 5 Stelle per le regionali del 2023.

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