Europei, imbattuta nel girone e un Busquets in più. La Spagna torna a far paura

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Per un gol segnato dalla Svezia alla Polonia nel recupero, la Spagna è l’unica favorita nel proprio gruppo a non essere uscita da prima. Eppure, dopo una doppia partenza falsa, la Roja è tornata a fare paura. Travolgendo per 5-0 la povera Slovacchia, autolesionista oltre che palesemente inferiore, la Selección ha dimostrato di ricordarsi ancora come si fa. L’elemento deflagrante è stato il ritorno in squadra dall’isolamento Covid del gran recuperatore di palloni Sergio Busquets, ultimo baluardo della nazionale che ha dominato il mondo fra Euro 2008 in Austria-Svizzera (al tempo Bussi era ancora apprendista, in Under-21) e Polonia-Ukraina 2012, con in mezzo il mondiale sudafricano. Tornato il campo lo spazzaneve, come lo chiamano i tifosi blaugrana per l’abilità nel travolgere quel che incontra, la Spagna ha ritrovato la propria anima. E un’organizzazione che fin lì era mancata.

Scuotere il vespaio

Incassata la super vittoria contro la Slovacchia, Luis Enrique ha detto: “A volte bisogna scuotere il vespaio per fare succedere qualcosa”. Tradotto: per superare un’impasse poco spiegabile – in questo caso, i due pareggi con Svezia e Polonia –  a volte bisogna rimescolare le carte anche oltre il ragionevole, per vedere l’effetto che fa. Mercoledì l’allenatore del triplete col Barcellona ha tenuto fuori Marcos Llorente, che pure le prime due gare le aveva giocate bene, sostiuito dal veterano Azpilicueta. Fuori anche Dani Olmo, forse il migliore dei suoi fino a quel momento, per Sarabia. Risultato: vittoria e 5 punti nel girone. Gli stessi fatti dalla Francia, per capirsi, probabile avversaria delle Furie Rosse ai quarti. Sempre che la squadra di Deschamps lunedì riesca a liberarsi della Svizzera. E a patto che, il giorno prima, gli spagnoli abbiano battuto la Croazia.

Parola di Busquets

Come la Spagna, anche la squadra finalista a Russia 2018 ha avuto un percorso accidentato e in crescendo nell’Europeo. Il benvenuto all’Europeo è stata la sconfitta con l’Inghilterra, dolorosa ma preventivabile. È seguito il pareggio con la Repubblica Ceca, più duro da digerire nonostante il punto in cassaforte. Infine la vittoria piena e convincente sulla Scozia. A Copenhagen s’incontreranno quindi due squadre in salute e in crescita. Due squadre che hanno trovato strada facendo quella certezza che era mancata all’inizio del torneo. Due squadre potenzialmente in grado di dare più che qualche fastidio ai super favoriti della Francia, che a leggere i nomi tutti in fila più che una rappresentativa di una nazione sembrano una sorta di All star team. Ma di squadre siffatte in carriera Luka Modric ne ha battute parecchie. Anche di più Busquets, che ritirando il premio del migliore in campo lo ha detto chiaramente: “Siamo una grande squadra”. Una squadra uscita dal girone imbattuta, con un punto in più del Portogallo campione in carica. Non sarà quella Spagna, unica squadra nella storia dell’Europeo ad aver difeso con successo il titolo, ma è pur sempre la Spagna. Una Spagna vera. 

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