Europei, Svizzera-Turchia 3-1: Seferovic e Shaqiri lanciano gli elvetici verso il rispescaggio

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BAKU – C’è ancora vita agli Europei per la Svizzera, che s’è rimessa in corsa grazie alla netta vittoria (3-1) in Azerbaigian contro la deludente Turchia e ha concluso così al terzo posto il girone A, con la quasi certezza di essere rispescata tra le migliori terze. Petkovic ha riagguantato il pass per gli ottavi grazie al gol iniziale di Seferovic e alla doppietta di Shaqiri. Soltanto fischi invece per la Nazionale di Gunes, a cui non è bastata per salvare la faccia la rete della bandiera messa a segno da Kahveci.

<<La cronaca della gara>>

Le due squadre sono scese in campo all’Olympic Stadium con motivazioni diverse: la Turchia con la speranza di salvare almeno la faccia e l’obbligo di riscattarsi davanti ai suoi 20 mila tifosi, rimasti comunque in Azerbaigian dopo il pesante ko contro il Galles; la Svizzera per mettere le mani sui tre punti e credere ancora nella qualificazione per gli ottavi di finale, eventualmente anche attraverso il ripescaggio tra le migliori terze. Ma è stata soprattutto l’impossibilità di fare calcoli a vivacizzare la partita a scacchi tra le panchine, con Gunes e Petkovic che hanno entrambi scommesso su un assetto tattico più offensivo e hanno chiesto ai loro giocatori di spingere subito sull’acceleratore: rinunciando alle schermaglie iniziali della fase di studio. Per questo il centrocampista Ayhan ha aperto le ostilità dopo appena 4′ con un gran tiro dal limite, che non ha però sorpreso Sommer. Non ha invece trovato dall’altra parte alcuna opposizione il diagonale vincente di Seferovic (6′), lasciato libero di prendere la mira da Demiral e molto bravo a sorprendere Çak?r sul palo più lontano. Rabbiosa l’esultanza del cannoniere elvetico, impalpabile nei primi 180′ degli Europei e ritrovatosi nel momento della verità.

Il ritorno di Seferovic, i sigilli di Shaqiri

Petkovic ha avuto il merito di continuare a dargli fiducia e la sua coerenza è stato premiata, con un gol a cui peraltro la Turchia ha saputo reagire con apprezzabile ordine e determinazione. La squadra di Gunes ha però trovato sulla sua strada l’ispiratissimo Sommer, appena diventato papà e arrivato a Baku solamente in extremis, dopo aver avuto due giorni di permesso per stare con la sua famiglia. Il portiere è stato il mattatore del primo tempo, opponendosi per tre volte alle conclusioni di Muldur e dicendo di no pure a Tufan, per la disperazione dei 20 mila tifosi presenti all’Olympic Stadium. Non ha invece perdonato dall’altra parte Shaqiri (26′), che ha capitalizzato con un tiro potente e preciso il contrattacco più efficace della Svizzera, vicina poi perfino al tris intorno alla mezzora e sempre con il trequartista del Liverpool, fermato con una uscita dalla disperata da Çak?r a due passi dalla porta.

Il contropiede svizzero

Ma il risultato è rimasto lo stesso bugiardo e troppo severo per la Turchia, accompagnata al ritorno negli spogliatoi dai fischi nel complesso abbastanza ingenerosi dei suoi tifosi. Lo svolgimento della partita sarebbe stato infatti sicuramente diverso e assai più equilibrato, a portieri invertiti. Per questo nell’intervallo Gunes ha provato a crederci ancora, nonostante la situazione di evidente difficoltà. La Svizzera ha infatti arretrato il suo raggio di azione e gli spazi per Yilmaz (subito pericoloso di testa) in attacco si sono ridotti sempre di più. Niente a che vedere con le praterie spalancatesi in cui hanno potuto affondare i loro colpi i contropiedisti elvetici, con Embolo (7′) che ha costretto a pure Çak?r a una respinta miracolosa. Poi è stati Shaqiri a fallire il tris, con una conclusione alta da pochi passi.

Ora Petkovic spera nel rispescaggio

Il contemporaneo vantaggio dell’Italia a Roma ha offerto a un tratto alla squadra di Petkovic anche l’insperata chance d’agganciare il Galles e di provare a strappargli il secondo posto nel girone, grazie alla differenza reti. Ma un’altra bella parata di Çak?r (su Shaqiri) ha ridato la carica alla Turchia, che ha trovato la forza per reagire e ha trovato il suo primo gol agli Europei con un gran tiro da fuori del bravo Kahveci (17′). L’Olympic Stadium di Baku è diventato di nuovo una bolgia e Gunes ha allora osato il tutto per tutto con l’ingresso dalla panchina di Yazici e Yokuslu, ottenendo tuttavia l’effetto contrario e soprattutto indesiderato di sbilanciare la squadra. Per l’ispirato Shaqiri è stato dunque un gioco da ragazzi firmare il tris e la sua doppietta personale in contropiede (24′). Poi sull’abbrivio per un soffio non c’è scappato perfino il poker, con la base del palo che ha respinto intorno alla mezzora il calcio di punizione di Xhaka. Non sarebbe bastato comunque agli elvetici per sorpassare il Galles.

Svizzera (3-4-1-2): Sommer 7.5 – Elvedi 6, Akanji 6.5, Rodriguez 6 – Widmer 6.5 (47′ st Mbabu sv), Freuler 6.5, Xhaka 6.5, Zuber 6 (40′ st Benito sv) – Shaqiri 7.5 (30′ st Vargas sv) – Seferovic 7 (30′ st Gavranovic sv), Embolo 6.5 (40′ st Mehmedi sv). All. Petkovic 7.
Turchia (4-1-4-1): Çak?r 6.5 – Celik 5.5, Demiral 5, Soyuncu 5, Muldur 6.5 – Kahveci 6.5 (35′ st Kocku sv) – Under 6 (35′ st Karaman sv), Tufan 6 (18′ st Yazici 5), Ayhan 5 (18′ st Yokuslu 5), Calhanoglu 4.5 (40′ st Tokuz sv) – Yilmaz 5. All. Gunes 5.
Reti: 6′ pt Seferovic, 26′ pt e 24′ st Shaqiri, 17′ st Kahveci

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