Europei, Turchia-Galles 0-2: Ramsey e Roberts trascinano i Dragoni, turchi quasi fuori

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BAKU – Avanza a sorpresa la candidatura forte del Galles, che ha messo ko (2-0) la Turchia a Baku e adesso spaventa un po’ anche all’Italia, alla vigilia dello scontro diretto di domenica a Roma. Bale sta ritornando in gran forma e s’è fatto perdonare con due assist il rigore sbagliato nella ripresa all’Olympic Stadium, sotto gli occhi bassi di Erdogan e di ben 20 mila tifosi avversari. Ma i Dragoni hanno strameritato i tre punti e si sono fatti bastare per chiudere i conti i due gol del ritrovato Ramsey e di Roberts all’ultimo minuto del recupero, al termine di una gara in cui è emersa alla distanza la differenza di valori tecnici.

Il tifo turco infiamma Baku

Si è infiammata finalmente l’atmosfera anche nella sede di Baku, dopo il flop organizzativo per gli 8 mila paganti nella sfida inaugurale. Il Galles aveva debuttato nel silenzio e in campo neutro contro la Svizzera, domenica scorsa, mentre con l’atteso sbarco in Azerbaigian della Turchia (20 mila tifosi al seguito, con alla testa il presidente Erdogan) l’Olympic Stadium s’è vestito a festa e trasformato in una vera e propria boglia: costringendo virtualmente i Dragoni – per l’occasione in maglia gialla – a giocare in trasferta. Ma il pienone in tribuna s’è rivelato una scarica d’adrenalina per entrambe le squadre, che al fischio d’inizio sono subito scattate a razzo dai blocchi di partenza e hanno dato la chiara sensazione di non voler fare calcoli: in 90′ fondamentali per delineare la classifica nel gruppo A. Sono stati dunque scoppiettanti i primi dieci minuti della partita, con i due portieri immediatamente alla ribalta per altrettante parate decisive: Cakir si è opposto con i piedi da una parte a Ramsey (6′) e Ward (9′) non è stato da meno dall’altra, neutralizzando una conclusione di controbalzo di Yilmaz. A tenere di più il pallino del gioco sono stati però Bale e compagni, con meno pressioni addosso dopo il loro buon esordio agli Europei e molto più sereni rispetto agli avversari: già con le spalle al muro.

Ramsey sbaglia due volte, ma non la terza

La Turchia ha dovuto infatti fare i conti con le scorie per il pesante ko di Roma contro l’Italia e ha rischiato di pagare dazio anche alle forti pressioni ambientali, con i tanti tifosi al seguito smaniosi di alzare i decibel. Il Galles ha invece gestito con più lucidità il possesso del pallone e si è mangiato le mani (24′) per l’incredibile palla gol gettata al vento da Ramsey: destro alto da posizione ottimale, a due passi da Cakir e senza alcun avversario a disturbarlo. Errore di mira gravissimo del centrocampista della Juventus, incapace nella circostanza di finalizzare l’ottimo lavoro in entrambe le fasi dei suoi compagni. Ben messa in campo pure la difesa di Page, che ha tremato un po’ soltanto in qualche mischia. Bale ha avuto al contrario un’altra grande chance in contropiede, perdendo però il duello ravvicinato al limite dell’area contro Soyuncu: molto bravo nella chiusura da ultimo uomo.

Ma l’inerzia della partita ha continuato a sbilanciarsi dalla parte del Galles, che a furia d’insistere è riuscito finalmente a passare in vantaggio nel finale del primo tempo, grazie a una combinazione da applausi tra i suoi due giocatori di maggior esperienza e talento: Bale ha pennellato un millimetrico lancio dalla trequarti con il suo magico sinistro e stavolta Ramsey (42′) ha fatto tutto alla perfezione sul filo del fuorigioco: stop in corsa e pallone mandato con un tocco soft alle spalle dell’incolpevole portiere avversario. Logicamente gelato l’Olympic Stadium di Baku, mentre l’intervallo è arrivato al momento giusto per strappare un po’ dalle corde la Turchia: di nuovo troppo leggera in avanti come era già successo contro l’Italia. Spenti Calhanoglu e Under, troppo isolato in area il bomber Yilmaz.

Bale getta al vento un rigore, Roberts la chiude

Alla stralunata squadra di Gunes non è dunque rimasto che aggrapparsi alla carica dei suoi tifosi e ai cambi, con gli ingressi di Demiral e Yazici. Ma pure la ripresa è ripartita con un botta e risposta: tiri alti di Bale da una parte e di Yilmaz dall’altra. C’è voluta invece una parata di istinto di Cakir per negare la doppietta al ritrovato Ramsey, di nuovo molto pericoloso. Sempre più Galles che Turchia, insomma. Al quarto d’ora però Bale ha gettato via la chance per chiudere la sfida, tirando alle stelle il calcio di rigore che lui stesso si era procurato con una incursione in area, fermata alla disperata da Celik. Solo per questo il risultato ha continuato a rimanere in bilico e l’Olympic Stadium ha avuto la possibilità di continuare a ruggire per un altro po’, anche se per il portiere Ward non sono mai giunti reali pericoli. Inespugnabile ed elastico il bunker del ct Page, che ha chiesto e ottenuto una prova di grande sacrificio perfino dalle sue stelle. Per questo Bale è arrivato stanco al tiro nel finale, quando il suo colpo di testa è stato bloccato dal bravo Cakir. Non sono bastate invece la rabbia e la potenza a premiare dall’altra parte lo stacco dell’altro juventino Demiral per piegare le mani (24′ st) a Ward: nell’unica azione che ha fatto sobbalzare nel suo palchetto d’onore Erdogan. Finale a nervi scoperti, rissa gigante e ammonizioni di Yilmaz, Davies e Mepham. A concludere tuttavia la partita all’assalto sono stati i Dragoni, legittimando con il raddoppio nel recupero di Roberts la loro netta superiorità. L’Italia dovrà stare attenta

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