L’Italia è a Bruxelles, dove si prepara a salire di livello, ad alzare muraglie e affinare schiacciate e strategia. Nel calcio sarebbe come passare dalle sfide di metà classifica alla Champions: questo aspetta la squadra di Davide Mazzanti, lasciate alle spalle le 7 vittorie per 3-0 e le arene italiane per passare alle Finals in Belgio, ma soprattutto a un’avversaria temutissima nella semifinale di venerdì: la Turchia. Non quella uscita ai quarti dello scorso Mondiale, ma quella allenata da Daniele Santarelli, Mister Mondo col suo titolo iridato conquistato sia con la Serbia che con Conegliano, e rafforzata da una giocatrice formidabile: Melissa Teressa Vargas Abreu. Opposto di scuola cubana, divenuta cittadina turca col passaporto consegnato dal presidente Recep Tayyip Erdogan in persona, e ora eleggibile per la nazionale.
Turchia-Polonia 3-0
Risultato: la Turchia si è qualificata per le semifinali battendo la Polonia 3-0 (25-23, 25-22, 25-18), e prima ancora ha vinto la Nations League. Infliggendo una lezione nei quarti a un’Italia sperimentale di cui sono rimaste Sylla, Danesi e Fersino, mentre titolari come Villani e Mazzaro non sono nemmeno state convocate. Ma il precedente resta, compreso il ricordo di una Vargas a segno 16 volte in un match sbrigativo. Ancora più inquietante, per le azzurre impegnate nel pomeriggio tra sala pesi e massaggi, vedere l’ex cubana colpire con 24 punti compresi 2 ace le polacche. Certo l’Italia ha Antropova ed Egonu, e pure le turche non stanno tranquille, ma questa è un’altra storia.
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Melissa Vargas, squalifica e scontro con Cuba
Si diceva, Vargas non può convivere con Ebrar Karakurt, altro opposto e colonna di Novara nel campionato italiano. Sarà stata bravura di Santarelli o delle ragazze, sta di fatto che le due hanno trovato una sintesi anche in campo, non solo nello spogliatoio con grandi incitamenti reciproci. Rimettendo nel giro delle nazionali una fuoriclasse che a Cuba debuttò nella Selección de voleibol a 13 anni, giocando un Mondiale a 15, nel 2014 in Italia. Ma per uno dei tanti scontri tra atleti e dirigenti nell’isola, è sparita nelle ultime cinque stagioni dopo che la federazione cubana la squalificò per quattro anni. L’opposto era stata autorizzata a trasferirsi in Repubblica Ceca, al VK Prostjov, ma in seguito a un infortunio alla spalla rientrò nella isola. Pronta a farsi curare nell’accademia di volley, senza ottenere l’attenzione che si aspettava. Sentendosi trascurata, come denunciarono i famigliari che presentarono una denuncia, a cui le autorità hanno risposto con la squalifica.
Le giocatrici turche assistono a una schiacciata di Vargas
Melissa Vargas, tra moda e tatuaggi
La Turchia, nel frattempo, è diventata la nuova base di Melissa, con lunghi contratti nel prestigioso club del Fenerbahçe. L’esclusione dalla nazionale le ha permesso di accettare anche offerte dalla Lega cinese, per poi rientrare in Turchia imponendo il suo look aggressivo, pieno di tatuaggi e shooting da modella. Nel 2019 è partito l’iter per ottenere la nazionalità turca, concluso due anni più tardi col passaporto consegnato dalle mani del presidente. Anche la sospensione di due stagioni per rappresentare una nuova nazionale si è esaurita, consegnando a Santarelli una campionessa che sembra aver vissuto svariate vite. Ma nonostante le peripezie ha ancora 24 anni, quindi tempo per imporsi usando questo Europeo come passaggio verso Olimpiadi e Mondiali. “Saremo sempre noi” promettono le azzurre dopo un avvio esaltante, che ha riempito i palazzetti e cresciuto un pubblico televisivo arrivato a più di 3 milioni tra Rai2 e Sky l’altra sera con la Francia. Ora la sfida è allargare ancora di più la platea: battendo Vargas e arrivando nella finale di domenica.
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