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F1, Verstappen vince a Montecarlo e sale in testa al mondiale. Seconda la Ferrari di Sainz, Leclerc si ritira prima del via

La Ferrari sul podio di Montecarlo, ma con Carlos Sainz: lo spagnolo è 2° nella gara dove il suo compagno, il poleman Charles Leclerc, è costretto al ritiro prima del via a causa di un problema al semiasse sinistro della rossa scoperto nel mezzo giro di formazione. E’ ancora da accertare se il danno sia una conseguenza del botto del monegasco in qualifica (però sulla parte destra dell’auto) che ha anche causato la fine anticipata della sessione e la cristallizzazione dei tempi. Proprio da quel risultato a sorpresa, erano stati penalizzati i suoi inseguitori.

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RadioBox – La debacle dei top team

A cominciare da Max Verstappen che si riprende in gara l’occasione persa. Il 23enne olandese della Red Bull non solo vince sotto la bandiera a scacchi sventolata da Serena Williams, ma si prende tutto: il record del più giovane vincitore nel Principato e soprattutto la leadership del campionato con 105 punti contro i 101 di Lewis Hamilton, che con la Mercedes è solo 7° (in griglia aveva risalito una posizione con il ritiro di Leclerc) in una gara compromessa dalla strategia con un pit stop molto anticipato che lo ha messo alle spalle dell’Alpha Tauri di Gasly. Ma le Mercedes, che anche in classifica Costruttori subiscono il sorpasso Red Bull (149 contro 148) hanno faticato per tutto il week end monegasco: “Abbiamo fatto un cattivo lavoro e dobbiamo ragionarci”, dice il 7 volte campione del mondo che deve accontentarsi del punto extra del giro veloce. Anche per il ritiro cui costringono Valtteri Bottas: il finlandese, 2° al via, rimane imprigionato nel pit stop al 31° giro di 78, l’anteriore destra non si svita e la macchina rimane ai box.

E’ lì che Sainz, 4° e frustrato dopo le qualifiche dove sapeva e voleva la pole e anche la vittoria, si ritrova 2°: prova anche ad attaccare Max a metà gara, ma alla fine rimane incollato a protezione della posizione: “E’ un bel risultato, se me l’avessero detto prima avrei sicuramente accettato”. Leclerc va a cercarlo, ad abbracciarlo e a rendere onore al compagno che lo ha vendicato in un’altra gara stregata per lui, a casa. Carlos, al suo primo podio in rosso e 3° in carriera, il primo per Maranello quest’anno, sa tutto questo: “Non ho potuto fare l’ultimo giro di qualifica e forse il sapore oggi non è così buono…. Ma poi quando ci ripenserò sarò molto contento. La Ferrari può essere orgogliosa della sua macchina. Quando ho visto che Charles non sarebbe partito, ho sentito tutta la responsabilità della squadra sulle spalle: penso che abbiamo meritato questo podio”. Alle sue spalle l’ex compagno in McLaren,  Lando Norris, che Carlos va a stuzzicare durante le interviste post gara in modo affettuoso.

Sainz festeggia il secondo posto (afp)

Sentimenti contrastanti in casa Ferrari. Il team principal, Mattia Binotto: “E’ stato un gran peccato per Charles, siamo contenti per Sainz. In generale la macchina si è comportata bene, avevamo il potenziale per vincere, nelle settimane prima nessuno se l’aspettava, la macchina sta crescendo, siamo nella direzione giusta. Certo, potevamo guadagnare più punti. Il nostro ritmo è stato superiore a quello delle Mercedes. La vittoria era alla nostra portata”. Sul guasto alla macchina di Leclerc, l’ingegnere non ha ancora una spiegazione: “Dovremo guardare, si è rotto qualcosa nel mozzo sinistro, fra semiasse e ruota, pensiamo sia una cosa non legata alla botta di sabato. Oggi il danno è stato a sinistra, Leclerc la botta l’ha data invece a destra, comunque analizzeremo e vedremo. Sono contento per l’atteggiamento di Charles, è andato a cercare Sainz per complimentarsi ed è stato con noi sotto il podio. Sono contento per lo spirito di questa squadra giovane che ha voglia di crescere e far bene insieme. La Ferrari può dare soddisfazioni su certe piste, cercheremo di migliorarla, non guardiamo solo alla singola gara, vogliamo avviare un ciclo vincente”.

Per Charles, tanta malinconia: dalla pole col botto, alla botta più dura al cuore. “Sento solo la tristezza, ero molto emotivo nella macchina quando ho saputo che non potevo ripartire, mi dispiace anche per i meccanici che hanno fatto di tutto per rimettere tutto a posto, pare non venga dal cambio ma dal semiasse sinistro. Dovranno passare un po’ di giorni per stare meglio. Non sembra che il problema venga dal cambio, ma dalla parte sinistra della macchina. Prima del via abbiamo controllato tutti i pezzi, dobbiamo vedere cosa ha ceduto, credo sia legato al botto di ieri, dovremo controllare, non so ancora qual è il problema. Ieri ho fatto l’errore ma è anche quello che mi ha messo in pole, il primo giro siamo stati più forti di tutti gli altri, nel secondo ho spinto forte e sono finito al muro. Ho dato tutto, gli errori succedono”.



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