Fanno il saluto romano durante una lezione sugli stupri in Etiopia, indagine interna su quattro militari dell’Esercito

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Saluto romano durante una lezione del corso di laurea di Scienze Strategiche alla Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, dedicata alla violenza di genere durante la guerra di Etiopia tra il 1935 e il 1936. E’ il gesto di cui si sarebbero resi colpevoli quattro giovani militari in trasferta nel capoluogo piemontese dall’Accademia militare di Modena. E su quest’episodio è stata aperta un’indagine interna nell’Esercito che riguarda anche un altro aspetto, presunte frasi sessiste che qualcuno dei giovani militari coinvolti avrebbe scritto in una chat privata.

L’episodio risale al febbraio scorso, durante una lezione di Antropologia culturale, tenuta da una docente dell’Università di Torino, che aveva come oggetto gli stupri e le altre violenze commesse dai militari italiani sotto il regime fascista durante la guerra tra il Regno d’Italia e l’Impero di Etiopia. Una lezione tenuta in una sala della Scuola d’Applicazione nel centro di Torino seguita da militari e civili, nell’ambito del corso di laurea in Scienze Strategiche, che fa capo alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, e che è frequentato sia da militari sia da civili.

Nel buio della sala mentre veniva proiettato un filmato d’epoca sulla “campagna di Etiopia” i quattro militari dell’Accademia d Modena si sarebbero alzati in piedi alzando il braccio destro nel saluto fascista. Un gesto notato da altri due allievi, un ragazzo e una ragazza, che l’hanno riferito all’insegnante. Quest’ultima ha poi avvertito i responsabili della Scuola d’Applicazione ed è scattata l’indagine interna e nei confronti dei quattro è stato aperto la procedura la valutazione del provvedimento disciplinare da attuare. I quattro militari avrebbero negato.

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