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Fedez contro tutti. In ‘Un giorno in pretura’ attacca Renzi, Meloni, J-Ax, Bocelli

Nei giorni scorsi Fedez scherzava con la moglie Chiara Ferragni sulle querele che il nuovo album gli avrebbe provocato e forse per questo, scaramanticamente, il pezzo-invettiva di Disumano, uscito stanotte  e presentato in una diretta Instagram casalinga dai Ferragnez, si intitola Un Giorno in Pretura e ne ha per tutti, da Matteo Renzi a Giorgia Meloni, alla Lega.

Fedez e il lancio del nuovo album: “Vota Disumano”

Non a caso il brano inizia con un intro letta dal conduttore della Zanzara Giuseppe Cruciani: “Tutti i personaggi e gli eventi di questa canzone sono del tutto immaginari. La seguente canzone contiene un linguaggio scurrile. E per il suo contenuto non dovrebbe essere ascoltata da nessuno”. Poi la citazione del renziano “first reaction: shock”, quindi l’affondo di Fedez sul leader di Italia Viva: “Io e mia mia moglie siam tutti esauriti, tutti i desideri esauditi. Come Renzi quando si è preso ottantamila petroldollari sauditi (Ahi!)”. E ancora: “Un ex-premier che fa complimenti sotto dettatura, a una cazzo di dittatura. Che cattura e taglia la testa ai gay perché contro natura (Rinascimento)”. Nel testo, in cui Fedez ricorda sia Giulio Regeni che Federico Aldovrandi (“i migliori non superano i vent’anni”) e dedica un passaggio ironico ad Andrea Bocelli e alle sue performance a margine di assemblee dell’Onu e dell’Unesco (“Bocelli è come portare lo spumante se ti invitano a cena (Buonasera, buonasera)/L’unica differenza tra lo spumante ed Andrea/ È che Andrea, va ad un’assemblea, che è una messa in scena/Dove si grida: ‘Bill Gates è un’aliena, che ci spara il 5G in vena’”.

Poi il passaggio sulla Meloni: “Quanto m’hanno rotto il c-Amazon/Voi lo arricchite sto Amazon/Io mi faccio arricchire da Amazon/La Meloni che grida: “Allo scandalo, boicottate la mafia di Amazon, e comprate il mio libro Io sono Giorgia. ‘Oddio ma è primo su Amazon!'”, recita il brano. Infine la Lega e la ‘legittima difesa’: “E pensare che l’eutanasia in Italia sembrava una cosa utopistica. Quando per morire ti basta dare un pugno in faccia ad un assessore leghista”.

Fedez nelle 20 tracce racconta e raccoglie altrettanti capitoli della sua vita, una sorta di diario completamente libero, senza alcun vincolo, in cui il sound delle sue precedenti produzioni si affianca alla sperimentazione di sonorità nuove. Pubblicato a due anni di distanza da Paranoia Airlines e dopo l’esperienza di Sanremo insieme a Francesca Michielin con Chiamami per nome, il nuovo album è ricco di collaborazioni: oltre a Tedua, Fedez coinvolge Dargen D’Amico, Achille Lauro, Orietta Berti, Cara, Tananai, Crookers, Myss Keta, Speranza e Francesca Michielin. La produzione musicale dell’album è stata per la maggior parte curata da d.whale, con cui l’artista ha già collaborato in passato, alternandosi in alcune tracce a DADE, Dargen D’Amico, Michelangelo, Nic Sarno, Ted Fresco e Crookers.

Non manca, nel brano La cassa spinge 2021, il riferimento al Codacons e agli infiniti contenziosi con il rapper: ”Sono veramente euforico, non mi ha ancora querelato il Codacons”, canta il rapper nel brano realizzato con Crookers, Myss Keta, Dargen D’Amico. Poi c’è l’annunciata e amorevole canzone Vittoria, dedicata alla figlia. Ma la track list riserva molte altre sorprese, quasi tutte all’insegna dell’osservazione critica di una società italiana dove il prezzo più alto lo pagano i più giovani. Così in Fede e Speranza, cantato da Fedez con il rapper Speranza, Federico sembra esortare i ragazzi (“Se non lotti per quello a cui tieni, non l’ottieni/Non si lasciano impronte indelebili, camminando in punta di piedi”, avverte Fedez, in un pezzo che ha diversi riferimenti autobiografici, per poi annotare, “per questo è fallito il sistema scolastico, perchè è giurassico). In Stupido Stupido (“Non è un paese per santi, per pazzi, per Craxi”) se la prende con il sistema: “Non si dovrebbe, la droga nelle felpe/Però nemmeno sberle ad uno che è già in manette, no/Non si dovrebbe lasciarlo in un call center/In debito per sempre/Non vedi che è solo un ventenne?”. E fa una battuta sull’ex socio J-Ax: “siam davvero convinti che fossero amici/come ai tempi di J-Ax”. Poi in Vecchio con Dargen D’Amico, Fedez fa un accenno anche alle polemiche seguite alla sua partecipazione al Concertone del Primo Maggio (“1 Maggio sono andato sul palco/il mio avvocato è Cristiano Ronaldo”) anche se il pezzo parla di crescita e responsabilità.



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