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Fenomeno Goggia, a Lake Louise sesta vittoria consecutiva in discesa

Ancora Sofia Goggia, ancora una discesa dominata sulla pista di Lake Louise. Dopo la gara di venerdì vinta con un secondo e 47 su Breezy Johnson, gli 84 centesimi di vantaggio sempre sull’americana. Un inizio di stagione incredibile, a due mesi dai Giochi invernali di Pechino. La campionessa olimpica di PyeongChang 2018 (e portabandiera il prossimo febbraio) ha accusato tre centesimi di ritardo al primo intermedio, ma nel giro di una decina di secondi, nella parte alta della pista Olympic, ha preso subito il comando superando i 125 kmh: 30 centesimi di vantaggio al secondo rilevamento, limati a 18 al successivo prima di fare la differenza e diventare imprendibile. Mezzo secondo al quarto passaggio (sfiorando i 138 kmh), per poi chiudere con gli 84 centesimi al traguardo che la pongono un’altra volta su un livello più alto di tutto il resto della concorrenza.

Con la seconda prova di Lake Louise sono 13 le vittorie di Sofia Goggia in Coppa del mondo, di cui 10 in discesa: le ultime sei sono consecutive, una sequenza che ricorda la sua amica e rivale Lindsey Vonn. Ma la avvicina anche alle azzurre più vincenti di sempre: Isolde Kostner (15 successi) e la coppia Brignone-Compagnoni (16). Anche altre azzurre si sono messe in evidenza: Nadia Delago si è piazzata quarta a 1”34 (dietro a Johnson e alla svizzera Suter), mentre Federica Brignone ha chiuso ottava.

Sofia Goggia (reuters)

Azzurri in ripresa a Beaver Creek

Segnali di ripresa intanto arrivano dagli azzurri della velocità. Due tra i primi cinque, nella discesa di Beaver Creek vinto dal norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Nessuno sul podio, però davanti a un Dominik Paris ritrovato e quinto alla fine si è piazzato il sorprendente Matteo Marsaglia, partito col numero 28 e quarto a 1’20” da Kilde. Per il trentaseienne, nato a Roma e cresciuto sciisticamente in Piemonte, è il miglior risultato da nove anni: il 14 dicembre 2012, il secondo posto nel super di Val Gardena subito dopo l’unica vittoria proprio a Beaver Creek. Davanti ai due azzurri l’austriaco Matthias Mayer (secondo) e lo svizzero Beat Feuz (terzo), mentre Christof Innerhofer si è piazzato 14°.



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