Ferito a morte con una bottiglia a pochi passi dal Colosseo per una bici elettrica: si costituisce l’assassino

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Prima la lite per la bici elettrica: «Non ti puoi sedere sopra, è mia». Poi l’omicidio con un collo di bottiglia. Si è costituito il killer che ieri sera ha ucciso un 45enne del Bangladesh nel parco del Celio di fronte al Colosseo. L’uomo, un 45enne del Pakistan, si è presentato spontaneamente al commissariato del Celio e poi è stato consegnato ai carabinieri che indagano sul caso.

A far partire la lite tra i due sarebbe stata una discussione nata per la bici elettrica, di proprietà della vittima. Il pakistano si sarebbe seduto sopra, scatenando la rabbia del proprietario: «Devi toglierti è mia». I due, secondo il racconto dell’assassino, avrebbero iniziato a discutere animatamente fino a quando il pakistano ha preso un collo di bottiglia e ha colpito al collo il bengalese, morto quasi sul colpo.

I carabinieri di piazza Dante, giunti sul posto, avevano subito ascoltato i numerosi testimoni che avevano assistito alla scena e si erano messi sulle tracce del killer., frequentatore abituale della zona. L’area, infatti, è un punto di ritrovo per molti cittadini stranieri, clochard e venditori abusivi di bottigliette e paccottiglia, che si ritrovano li dopo una giornata di lavoro. L’assassino, però, poche ore dopo l’omicidio si è costituito spontaneamente. Ora si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio.

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