Ferrieri Caputi, esordio difficile: due rigori, un gol annullato e proteste

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ROMA – La stagione più importante della sua vita non inizia con una serata semplice. Non era la prima volta che Maria Sole Ferrieri Caputi arbitrava una squadra di Serie A: le era già capitato a ottobre, il Cagliari in Coppa Italia. E ancora in Coppa Italia la ragazza di Livorno trapiantata a Bergamo che il designatore Rocchi ha inserito nella rosa di arbitri per il campionato dei grandi, ha aperto la sua stagione.

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Ferrieri Caputi, esordio difficile: due rigori e un gol annullato

La prima serata di Ferrieri Caputi da arbitro di Serie A non è andata esattamente liscia. Un rigore piuttosto evidente concesso giustamente alla Samp e realizzato da Sabiri. Un gol annullato alla Reggina, senza che fosse chiarissimo il motivo, su segnalazione del Var. E un rigore sempre per i calabresi prima ignorato dall’arbitro e poi concesso dopo accesissime proteste e un paio di cartellini sventolati in faccia ai giocatori ospiti, ancora grazie all’intervento dell’occhio tecnologico (alla fine Audero lo ha parato a Cicerelli). Tutto questo ha prodotto una discreta dose di malumore, soprattutto tra i calciatori della Reggina. Certo, più che la sua direzione, a far infuriare la squadra allenata da Pippo Inzaghi deve essere stato l’andamento della gara. Che i calabresi hanno dominato, soprattutto nella ripresa, salvo uscire sconfitti 1-0.

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Il prezzo della popolarità

Di certo è stata l’occasione per seguire da vicino l’arbitro (non ama l’espressione “arbitra”, come ha spiegato lei stessa) Ferrieri Caputi in attesa di vederla debuttare in Serie A. Si è colta, nelle prime fasi, una maggiore attenzione da parte dei calciatori nei suoi confronti. Poi, il suo modo di arbitrare, così sicura, ha normalizzato l’atteggiamento in campo delle due squadre. Le proteste del finale sono la conseguenza diretta di qualche decisione discutibile – con la complicità del Var – e di una gestione dei cartellini che ha innervosito gli ospiti. Le critiche, se arriveranno, saranno il prezzo inevitabile della popolarità acquisita in questa estate, della sua inevitabile sovraesposizione mediatica. Insomma, della sua crescita. Ha un anno, Maria Sole Ferrieri Caputi, per dimostrare che non sempre il buongiorno si vede dal mattino.  

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