Festa degli uomini in Friuli, lanciata una petizione contro la gara di ‘mangiatrici di banane’

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Basterebbe la locandina della “Festa degli uomini” organizzata a Montaperto di Nimes, in Friuli, per dare un aggettivo e fare una considerazione su una manifestazione che prevede maschi spettatori della gara tra donne, poche, ma a dir la verità contente di mangiare banane gentilmente porte dai altri lui ad altezza della vita. La considerazione è che è banalmente fuori dal tempo, l’aggettivo è sessista.

La petizione di Patrick Zaki

Ma per fortuna mentre gli organizzatori su Facebook difendono la loro iniziativa, asserendo che “non c’è nulla di male” e che, insomma, non è altro che una goliardata, è già partita una raccolta di fime per chiedere l’immediata sospensione della suddetta gara. A firmare la petizione che si trova online è stato anche Patrick Zaki, l’attivista egiziano così legato all’Italia. “Organizzare una gara di mangiatrici di banane, aperta a sole donne, in occasione della celebrazione della festa degli uomini è del tutto inappropriato e inaccettabile. Chiedo gentilmente a tutti di firmare la petizione per impedire che questo evento si verifichi”, scrive Zaki che a Bologna si sta specializzando in studi di genere.

Non è il primo anno che gli organizzatori di questa festa prevedono la gara di mangiatrici di banane. I video delle passate edizioni raccontano di molte ragazze (quasi tutte giovanissime) inginocchiate davanti a una fila di uomini che tengono all’altezza del bacino il frutto privato della buccia: hanno un minuto di tempo per riuscire nell’impresa, mentre gli spettatori le invitato “a scegliere la posizione” e mediamente esultano se entro il tempo previsto riescono a ingoiarla tutta. 

La polemica sui social

Stavolta però sta montando la polemica social: Valentina Moro, della commissione Pari opportunità di Cividale del Friuli, e la blogger Elen Tuan chiedono a gran voce la cancellazione della manifestazione. E scrivono: “La questione della ‘Gara di mangiatrici di banane’ non è l’ennesima trovata goliardica, simpatica, innocua, il cui unico obiettivo è riempire il programma. Il punto della questione è: perché ciò che è festa per l’uomo si traduce in una forma di oppressione, denigrazione, oggettificazione e sessualizzazione per la donna e della donna?”. 

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La replica degli organizzatori

I promotori della festa non sembrano intenzionati a fare alcun passo indietro. L’iniziativa questa sera si svolgerà regolarmente, è sicuro. Anzi, in Friuli stanno anche pensando a come continuare a divertirsi nei prossiimi giorni con una raccolta delle migliori “citazioni” in tema. Alle critiche ribattono così: “Stiamo leggendo centinaia di messaggi che talvolta ci fanno davvero sorridere. Nei prossimi giorni raccoglieremo e pubblicheremo i più divertenti e significativi. Continuate a commentare con ironia e bananosità”. L’evento ha anche una sua pagina Facebook, sulla quale scrive anche qualche donna niente affatto umiliata, Manuela: “Fatevela una risata ogni tanto che la vita è breve, lasciate che la gente rida e si diverta”.

Una festa che resiste da 45 anni

Fossero solo le banane. La manifestazione, nata nel 1977 e dunque giunta alla sua 45esima edizione, è un fiorire di simboli fallici, riti propiziatori, danze con le ragazze vestite da ancelle e l’immancabile elezione del David più mascolino. Il piatto forte però è proprio la gara: inginocchiate, bendate, con le mani legate dietro la schiena per mangiare banane. Felici di prestarsi ‘al gioco’. 

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