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Festa della Repubblica, nasce il Forum delle associazioni antifasciste

E’ nato oggi a Roma, nel giorno della Festa della Repubblica, il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza. Un’iniziativa unitaria che raccoglie Anpi, Aicvas, Aned, Anei, Anfim, Anpc, Anppia, Anrp, Fiap, Fivl, sancita con la firma di una Carta dei valori e degli intenti come base ideale di un percorso condiviso che si propone di “diffondere la conoscenza della recente storia italiana contro ogni tentativo revisionistico e in difesa dell’autonomia della ricerca storica”. 

I fondatori spiegano che si tratta di un forum “collegiale e permanente”, ma anche “apartitico e pluralistico”, che punta a lavorare con “le organizzazioni di analoga matrice presenti in altri Stati”. Tra gli obiettivi, anche “la diffusione della democrazia rappresentativa come forma di governo, come strumento di partecipazione popolare e come organizzazione generale della vita pubblica”, la “lotta contro ogni discriminazione e contro ogni razzismo”, la richiesta di “piena applicazione da parte di tutte le istituzioni democratiche delle leggi vigenti contro i rigurgiti neofascisti” e la promozione di iniziative “tese a salvaguardare la pace”. Il  Forum vuole lavorare “per la piena attuazione della Costituzione, per la formazione civile dei cittadini, in particolare dei giovani”.

I soci fondatori si sono riuniti nei locali del Nuovo cinema Aquila, accomunati dalla necessità di una grande unità per rilanciare i valori dell’antifascismo e, dunque, per la piena attuazione della Costituzione. Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale dell’Anpi, (Associazione nazionale partigiani italiani), ha spiegato: “Oggi questo forum, antifascisti e resistenti uniti sotto la bellissima e comune bandiera della repubblica e della Costituzione, lancia un appello a tutti i sindaci, alle istituzioni: una grande campagna nazionale per intitolare vie, piazze, giardini, parchi, scuole, ai loro nomi, perché si sappia che nessuna e nessuno è stato, è e sarà dimenticato. Vedete, c’è un rigoroso dovere antifascista delle istituzioni: ove questo dovere non venga rispettato – basta una nomina sbagliata – si apre una piaga sanguinante nel corpo della democrazia. Di ferite oggi ce ne sono diverse, e la Costituzione è la cura”.

Il progetto è stato spiegato anche da Dario Venegoni, presidente nazionale dell’Aned, (Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti): “Da questa giornata  viene un grande appello, in particolare ai giovani, all’unità per la democrazia, per l’antifascismo, per la Costituzione. Contro i razzismi e le discriminazioni”. Anna Maria Cristina Olini (Vice Presidente dell’Anpc, (Associazione nazionale partigiani cristiani) ha aggiunto: “C’è bisogno di un forte recupero delle coscienze, di solidarietà tra i popoli. E bisogna pretendere l’applicazione delle leggi Scelba e Mancino. L’apologia di fascismo è il contrario della democrazia. Dobbiamo vigilare e sollecitare l’impegno delle Istituzioni. Dobbiamo lavorare con e per i giovani”.

Durante la cerimonia storica Isabella Insolvibile ha pronunciato una lectio e ha ricordato le origini della Repubblica: “E’ nata nelle carceri, nei luoghi di confino, nelle strade in cui sono stati massacrati di botte e di olio di ricino gli antifascisti. È nata in Spagna, la Repubblica italiana, tra i volontari delle brigate internazionali, che capirono prima di altri quanto fosse importante impegnarsi in Europa, in qualsiasi parte d’Europa, perché anche l’Italia fosse libera. La Repubblica è nata tra i fuoriusciti in Francia, costretti a lasciare tutto e spesso non al sicuro neanche così. È nata nei campi di prigionia dei diversi colori – giallo per gli ebrei, marrone per i rom, rosso per i politici, viola per i testimoni di Geova, nero per gli asociali, rosa per gli omosessuali – in questa ossessione di dividere tutto rigorosamente, in quel mondo che poi non era altro che bianco e nero. Nero, soprattutto”, ha detto la storica.

“Quando diciamo che la Repubblica è nata dalla Resistenza, dobbiamo ricordare che la Resistenza è stata innanzitutto un incontro tra anime politiche e culturali diverse, tra antifascismi di divere generazioni e maturazioni – quell’antifascismo che noi storici definiamo, appunto, “storico”, e quello “esistenziale”, nato sotto le bombe e in preda ai morsi della fame, o al fronte”, ha concluso la storica.

 “Vorrei esprimere il mio sincero sostegno per avere promosso un’iniziativa di tale rilievo che, sono certa, rappresenterà una preziosa occasione per rilanciare gli ideali di libertà e giustizia, fondamento della nostra democrazia”, ha scritto al Forum la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un messaggio è arrivato anche da Roberto Fico. “Oggi abbiamo estremo bisogno della
forza ideale e civile e dell’entusiasmo che animò la Resistenza per affrontare le grandi sfide che attendono la nostra comunità.
E per respingere ogni possibile nuova forma di estremismo, di violenza e di prevaricazione, per contrastare l’odio e il malaffare, le ingiustizie e il degrado, la corruzione e l’egoismo sociale.”, ha scritto il presidente della Camera

“È con grande piacere che rivolgo il mio saluto più cordiale ai partecipanti e alle partecipanti all’evento di presentazione del Forum delle Associazioni antifasciste e partigiane. Esprimo sincero e vivo apprezzamento per la Vostra iniziativa che contribuisce anzitutto a tenere sempre viva la memoria dei partigiani, degli internati politici e militari, dei perseguitati antifascisti e di tutte e tutti i combattenti per la libertà del nostro Paese”, ha sottolineato Fico. 



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