Figli e figliastri negli ospedali. Gli impiegati della sanità esclusi dalla stabilizzazione

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ROMA – Durante la pandemia magari non erano in prima fila come i medici e gli infermieri, ma adesso non ci stanno ad essere lasciati indietro. La legge di Bilancio proroga, per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, la possibilità di assumere a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre 2024, solo «il personale sanitario e sociosanitario» che abbia maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023 (invece che entro fine 2022), ma non prevede nulla a favore del personale amministrativo e dei tecnici non sanitari, che dalla fine di dicembre sono in rivolta per chiedere che anche a loro venga estesa la stessa possibilità.

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