Film commission, condannati i contabili della Lega. Pene più alte delle richieste del pm

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Cinque anni ad Alberto Di Rubba. Quattro anni e quattro mesi ad Andrea Manzoni. Pene più dure di quanto chiesto dall’accusa per gli ex revisori contabili della Lega in Parlamento, condannati dal gup di Milano Guido Salvini al termine del processo con rito abbreviato sull’affare Lombardia film commission.

Accolto in toto l’impianto accusatorio della procura, che con il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi avevano chiesto quattro anni e otto mesi per Di Rubba e quattro anni per Manzoni. I due professionisti erano imputati per turbativa d’asta e peculato, accusati di aver pilotato la compravendita sull’immobile di Cormano, grazie alla quale hanno distratto 800mila euro di fondi pubblici stanziati dalla Regione Lombardia.

Si conclude così il primo dei due filoni dell’inchiesta sulla nuova sede della Lombardia film commission. Con rito ordinario è invece a processo l’imprenditore bergamasco vicino ai professionisti leghisti Francesco Barachetti, destinatario di rilevanti somme di denaro incassate dalla Lega e poi nuovamente movimentate a favore di enti e società vicine al partito. La nuova udienza è prevista domani.

Hanno già patteggiato invece altri protagonisti dell’operazione di Cormano: i prestanome Fabio Barbarossa e Luca Sostegni e il commercialista Michele Scillieri, nel cui studio venne registrata nel 2017 la lista “Per Salvini premier”.

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