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Finlandia e Svezia nella Nato, l’allarme di Giorgetti: “Non abbrevia la guerra in Ucraina”

ROMA – Mentre il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annuncia che l’Italia sosterrà pienamente l’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato”, il collega di governo, Giancarlo Giorgetti, esprime la sua preoccupazione per gli effetti dell’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: “Sicuramente non aiuta ad abbreviare il conflitto in Ucraina – dice l’esponente leghista e ministro dello Sviluppo Economico -. Credo che questo surriscaldi gli animi dalle parti di Mosca. Però sono questioni, forse, troppo grandi per la mia capacità di valutazione”.

Giorgetti, che ha parlato con i giornalisti a margine del forum ‘Verso Sud’ organizzato a Sorrento da The European House Ambrosetti e Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, a proposito del dibattito in Italia sull’invio di armi a Kiev ha sottolineato come “per arrivare alla pace bisogni convicere chi ha aggredito a smettere di aggredire. E non si può fare solo a parole, sarebbe bello ma non funziona così. Lo insegna la storia”.

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Qualche dubbio anche da parte del presidente del M5S, Giuseppe Conte, che comunque considera inevitabile l’ok all’ingresso: “Bisogna essere molto comprensivi ragionando di Finlandia. La loro richiesta va compresa e valutata con attenzione: credo sia comprensibile che voglia sentirsi rassicurata dall’adesione alla Nato. È chiaro che può avere delle implicazioni ma non mi sento di offrire una risposta negativa di fronte ad un interesse così vitale espresso dalla Finlandia”.

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Ancora sul fronte politico nazionale, da registrare la presa di posizione di FdI sui nuovi ingressi nella Nato: “Sono dinamiche internazionali di portata ben più vasta rispetto a quelle che determinano i partiti italiani. Fratelli d’Italia, a difesa sempre dell’interesse nazionale italiano, di certo non sosterebbe una posizione che porrebbe la nostra nazione in una situazione di marginalità rispetto alle alleanze occidentali delle quali fa parte”.

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“Il percorso di allargamento della Nato è qualificante della politica estera di un Paese”, sostiene dal canto suo il responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi, mentre per il collega di partito Stefano Ceccanti, capogruppo dem in Commissione Affari costituzionali della Camera, “Il voto del nostro Parlamento sulla
storica adesione di Finlandia e Svezia alla Nato sarà un momento decisivo di verità per ogni forza politica, un test di credibilità che richiederebbe sin d’ora decisione e trasparenza”.



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