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Fiorentina, Commisso: “Su Vlahovic non accetto ricatti. Plusvalenze, servono regole uguali per tutti”

“Non mi faccio ricattare da nessuno, né da lui né dai suoi procuratori. Non so dove andrà, ma bisogna ricordare che di mezzo c’è la Fiorentina, che è proprietaria del suo cartellino. Io ho sempre pagato tutti e voglio essere rispettato per questo”. Sono chiarissime le parole del presidente viola, Rocco Commisso, riguardo Dusan Vlahovic, in scadenza di contratto nel giugno 2023 e che non ha voluto rinnovare il contratto con il club. Il patron ha parlato a Radio 24, commentando anche la stagione dei toscani, il mondo dei procuratori sportivi e l’inchiesta sulle plusvalenze sulla Juventus.

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“Italiano decisivo nel trasformare i giocatori”

“Fin qui è stata una delle migliori stagioni degli ultimi 15 anni: abbiamo fatto 8 vittorie e 7 sconfitte e i tre punti valgono più di un pareggio – ha detto Commisso -. Vincenzo Italiano ha portato grande entusiasmo, forse non ha ancora molta esperienza ma ha trasformato i giocatori: non abbiamo fatto rivoluzioni, il materiale è quello che avevamo già, ma lui ha costruito una grandissima squadra. La sua principale qualità? La modestia – ha aggiunto -. È un padre di famiglia. Lo scorso anno il mio grande sbaglio è stato esonerare Iachini dopo sette partite, ho preso Prandelli e le cose non sono andate molto meglio e ho richiamato Iachini. Ho imparato che sarebbe stato meglio lasciar lavorare Iachini altre 10 partite e poi vedere, ma mi sono lasciato convincere dalla pressione della piazza e dei media”.

“Ho motivato Vlahovic e lui ha risposto coi gol”

A trascinare la Fiorentina ci ha pensato anche Vlahovic con i suoi gol. “Sono stato criticato per essere stato trasparente con i miei tifosi, quando ho detto quale era la situazione con Vlahovic e da allora, in sette partite, ha fatto 8 gol di cui solo uno su rigore. L’ho motivato e lui è un professionista che vuole dimostrare di essere forte”. 

Commisso ha poi parlato degli agenti: “Bisogna regolamentare il mondo dei procuratori sportivi. In America ci sono 5 leghe e non c’è un ‘cash market’, i procuratori prendono al massimo il 3% sul salario. Qui è il Far West, gli agenti vengono e ti chiedono il 10-20% sul trasferimento. In un anno 700 milioni di euro sono andati ai procuratori, non possiamo continuare di questo passo, siamo sotto scacco”.

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“I profitti devono riflettere i soldi che ci sono nella società”

Capitolo plusvalenze, che hanno portato la Procura di Torino ad aprire un’inchiesta sulla Juventus. “Gravina suggerisce di mettere a bilancio solo le plusvalenze dove girano soldi? Sono d’accordo. I profitti devono riflettere i soldi che ci sono dentro la società. Le plusvalenze sono solo profitti su carta, che servono solo a essere in ordine col fair-play finanziario. Come si possono fare centinaia di milioni di plusvalenze e poi avere debiti?. Il calcio si può falsare dentro e fuori dal campo – ha detto ancora Commisso – A marzo mi hanno chiamato per chiedermi dei soldi, per essere a posto con tutti i parametri, e ho sborsato 30 milioni. A giugno ho saputo che altre squadre non rispettavano questi parametri ma nessuno è stato penalizzato o richiamato. Io e la Fiorentina abbiamo pagato ogni tassa, ma non tutti hanno fatto così. Si compete dentro e fuori dal campo e le leggi devono essere uguali per tutti”, ha concluso il presidente viola.



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