Firenze come Parigi: porte chiuse nei negozi con l’aria condizionata accesa

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Porte chiuse nei negozi in cui l’aria condizionata sia accesa. Lo impone ai commercianti fiorentini un’ordinanza di Palazzo Vecchio valida fino al 1 settembre. Il divieto vale per edifici con accesso al pubblico e esercizi commerciali. Firenze segue la linea data da Parigi, che sta valutando di rendere permanente la nuova regola. L’ordinanza prevede una sanzione per gli inadempienti da 25 a 500 euro ed entrerà in vigore da lunedì per permettere la migliore organizzazione delle strutture.

“Vogliamo posizionare la nostra città tra le grandi capitali europee in prima linea nella sfida per la sostenibilità, è una scelta condivisa col Sindaco e strategica per Firenze”, dice l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. “Questa estate gli effetti dei mutamenti climatici in atto e della crisi energetica sono davanti agli occhi di tutti e solo cambiando abitudini e aumentando la consapevolezza sarà possibile invertire la rotta, dobbiamo eliminare gli sprechi e limitare i consumi: tutti insieme dobbiamo fare qualcosa.  Chiediamo a tutti la massima collaborazione ad applicare questa norma di buon senso. Oggi è l’Overshoot Day, una data simbolica che segna la fine delle risorse naturali che la Terra è in grado di metterci a disposizione in un anno e che ogni anno è sempre più precoce: nel 2021 era il 30 luglio. Il tempo è scaduto e serve coraggio”.

Giorgio ne ha parlato con i commercianti. “Voglio ringraziare le associazioni di categoria – sottolinea Giorgio – per il confronto e i suggerimenti preziosi grazie ai quali il testo dell’ordinanza è senz’altro migliorato, e in particolare Cna, Confesercenti e Confartigianato per aver condiviso la proposta di una campagna di sensibilizzazione con la distribuzione ai cittadini nei negozi dei decaloghi predisposti dal Comune con le buone pratiche di consumo idrico e energetico. I risultati di questa sperimentazione saranno portati al tavolo che convocherò per il 2 settembre per entrare nel vivo dell’applicazione del Piano della qualità dell’aria e definire insieme alle categorie una regolamentazione puntuale con misure strutturali per il contenimento del consumo energetico sia per i mesi estivi che per quelli invernali”.

Sono esclusi esercizi commerciali e di somministrazione che hanno spazi e dehors all’aperto, gli esercizi le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente verso l’esterno (ad esempio negozi dentro i centri commerciali) o quei negozi dotati di “lame d’aria” per evitare la dispersione termica, così come i locali in cui l’eccessivo affollamento richieda idoneo ricambio d’aria o renda impossibile la chiusura delle porte.

Dall’energia all’acqua: anche se il Comune di Firenze non è in emergenza idrica la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza regionale ed è fondamentale non abbassare la guardia: entrerà quindi in vigore da subito un’altra ordinanza che vieta alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici e in particolare: annaffiare giardini e orti, lavare cortili o auto, riempire vasche o fontane ornamentali. La sanzione prevista per gli inadempienti sarà sempre da 25 a 500 euro e la scadenza è il 30 settembre.

“Anche in questo caso – conclude l’assessore – si tratta di un’ordinanza che risponde ad una situazione critica e mira a orientare i comportamenti dei cittadini: infatti sebbene grazie all’invaso di Bilancino la città oggi non vive una situazione emergenziale, la siccità che affrontiamo e i cambiamenti climatici epocali in atto ci devono spingere a promuovere sempre più un approccio al consumo più attento alla risorsa idrica: tutti devono capire che ognuno di noi, con gesti all’apparenza piccoli, può fare la differenza e tutelare un bene comune fondamentale”.

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