E’ arrivato nella chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese (Milano) il feretro di Sofia Castelli, la ventenne uccisa lo scorso 29 luglio dall’ex fidanzato Zakaria Atqaoui. L’ingresso dalla bara bianca ricoperta da rose rosa e’ stato accolto da un applauso.
Centinaia di persone hanno assistito alla cerimonia nel piazzale antistante per l’assenza di posti nella piccola chiesa gremita di famigliari e amici di Sofia.
“Ci sono momenti che si incidono dentro di noi e che non dimenticheremo mai. Questa città ha inciso nel cuore la mattina del 29 luglio, quando si fece buio su tutta la Terra – ha detto don Andrea, citando il Vangelo –. Si è fatto crudelmente buio nella vita di Sofia e della sua famiglia. Dove l’estate e il sole dei 20 anni avrebbero dovuto brillare si è fatto buio. E nel buio non servono parole. Se respingiamo rabbia e rancore, e scommettiamo su amori limpidi, mai possessivi, allora l’alba spunterà”.
Il corso che porta alla chiesa è stato addobbato con palloncini rosa ai lati della strada. Davanti al sagrato della parrocchia i familiari di Sofia, i genitori Diego e Daniela, insieme anche ad Aurora, l’amica della vittima che con lei aveva trascorso una serata in discoteca e che durante il delitto stava dormendo in un’altra stanza della stessa casa (ma non si era accorta di nulla).
Tante le corone di fiori, degli amici, dei colleghi, della famiglia di Aurora, dell’Università Bicocca, dell’Istituto Besta di Milano.
I commercianti di Cologno hanno esposto cartelli in ricordo di Sofia fuori dai negozi. E sul balcone della casa che si trova a fianco della chiesa è stato appeso uno striscione: “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere. Ciao Sofia”.
All’uscita del feretro dalla chiesa decine di palloncini sono stati fatti volare in aria, mentre dagli altoparlanti suonava la canzone “Cenere” di Lazza, uno dei cantanti amati da Sofia.
Go to Source