Forbes, Cristiano Ronaldo è lo sportivo più ricco del mondo. Precede Messi, Mbappé e LeBron James

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La periferia del grande impero calcistico è ricca, anzi ricchissima. Cristiano Ronaldo ha lasciato l’Europa, la Champions e il Manchester United. E deve anche sopportare i tifosi delle squadre avversarie dell’Al-Nassr, che non perdono occasione per scandire il nome di Messi pur di innervosirlo (e ci riescono sempre, in realtà). Epperò si può consolare grazie alla montagna infinita di soldi che straripano nel suo conto in banca. Il portoghese, con il contratto firmato con il club di Riad, è in testa alla classifica degli sportivi più pagati nel 2023, stilata come ogni anno da Forbes.

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Per l’esattezza tra il 1 maggio 2022 e il 1 maggio 2023 Ronaldo ha guadagnato 136 milioni di dollari, tra ingaggio, sponsorizzazioni e diritti di immagine. E ha così preceduto di sei milioni il suo rivale di una vita, Messi appunto. Terzo, a quota 120 milioni, Kylian Mbappé, compagno dell’argentino nel Paris Saint Germain e suo avversario, con la Francia, nella finale mondiale in Qatar, lo scorso dicembre. Seguono, nella top ten, la superstar del basket americano, LeBron James (119,5 milioni), da nove anni il cestista più pagato della Nba, e il pugile Canelo Alvarez (110 milioni). Ancora pallacanestro a stelle e strisce al’ottavo e al decimo posto, con Stephen Curry (100,4 mln) e Kevin Durant (89,1). In mezzo, in nona posizione Roger Federer. Che ha chiuso la sua straordinaria carriera tennistica a settembre 2022, ma che è ancora titolare di favolosi contratti di sponsorizzazione. 

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I golfisti e il peso dei petroldollari

Molto interessanti la sesta e la settima posizione, occupate dai golfisti Dustin Johnson (107 mln) e Phil Mickelson (106 mln). I due hanno lasciato il circuito Pga Tour per quello del Liv Golf, sostenuto dal Fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita. Secondo le stime di Forbes, Mickelson e Johnson hanno ricevuto rispettivamente una garanzia di 200 milioni e di 125 milioni di dollari per firmare con Liv, la metà dei quali in anticipo. Il dato testimonia il peso sempre maggiore dei cosiddetti “petrodollari” sull’economia dello sport mondiale. Il danaro saudita ha spostato gli equilibri, nei dodici mesi presi in considerazione da Forbes, molto più degli  accordi sui diritti televisivi e i contratti di sponsorizzazione. Il futuro sembra già scritto.

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