Fosse Ardeatine, 78° anniversario dell’eccidio. Al Mausoleo, Mattarella

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Settantotto anni fa il rastrellamento, l’ordine “fucilate 10 italiani per ogni tedesco”, l’eccidio. “Quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra”  dice la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nell’anniversario del massacro nazista del 24 marzo del 1944 in cui, in una Roma occupata dall’esercito del Terzo Reich, furono trucidati 335 persone. Uomini e ragazzi, detenuti civili e militari, ebrei, semplici sospetti antifascisti: trucidati nelle fosse di pozzolana come punizione esemplare a seguito dell’attentato di via Rasella dove il giorno prima erano morti 26 soldati tedeschi e sei civili.

“Questa preziosa memoria sia per tutti noi un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla tutela della dignità umana come limite invalicabile anche nelle situazioni di conflitto armato. È una prospettiva di cui oggi più che mai dobbiamo essere garanti rispetto ai tanti scenari di crisi che il quadro geopolitico globale ci presenta”, spiega Casallati. Oggi pomeriggio, al mausoleo, ci sarà anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, a rendere omaggio a ai martiri dell’eccidio.

“Una ferita profonda nella storia del nostro paese: persone inermi trucidate con un colpo di pistola alla nuca. Per nascondere l’orrore commesso quel 24 marzo 1944, le volte della galleria della cava vennero fatte esplodere per ostruirne l’accesso – scrive su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico – La maggior parte delle vittime – aggiunge- erano detenuti politici, civili e militari, ma anche cittadini comuni rastrellati per la strada. Questi martiri, insieme a tutte le altre vittime civili della barbarie nazifascista, appartengono alla nostra memoria collettiva: custodirne il ricordo rappresenta un dovere civile e morale per ognuno di noi”. E in memoria delle vittime anche il presidente del Pd Letta: “Le fosse ardeatine, la memoria Dell’abisso. Il rifiuto del nazifascismo, allora, ora e sempre”.

E di monito da tenere a mente parla anche Ruth Dureghello.  “Il ricordo della barbarie delle Fosse Ardeatine in cui vennero trucidati 335 italiani è un monito valido ancora oggi che ci insegna l’importanza di difendere i valori su cui una società  deve essere fondata: la democrazia e la libertà di ogni individuo”, scrive il presidente della comunità ebraica romana.

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