Fringe benefit, il tetto sale ancora: verso innalzamento da 600 a 3mila euro

Pubblicità
Pubblicità

Si appresta a salire dai 600 euro attuali a tremila la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare anche le bollette.

Il provvedimento, che la premier Giorgia Meloni aveva anticipato nei suoi discorsi in Parlamento, entra nella bozza del decreto legge Aiuti quater all’esame del Consiglio dei ministri. Si prevede una modifica al decreto Aiuti bis, quindi “limitatamente” al periodo d’imposta 2022, per la quale il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3.000 euro, prevede il testo.

Si tratta dunque di un innalzamento della soglia che già era stata ritoccata e ampliata in corso d’opera, per includere anche i rimborsi delle utenze per gas e luce.

Pochi giorni fa, erano state le Entrate in una circolare a ricordare che le somme (si parlava fino a 600 euro esentasse) si aggiungono al bonus benzina da 200 euro già previsto. Lo stesso Aiuti bis, d’altra parte,aveva innalzato per il 2022 fino a 600 euro (al posto degli ordinari 258,23 euro) il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti beni e servizi esenti da imposte. Oltre all’aumento della somma è stata anche ampliata la lista delle voci ammesse all’agevolazione, così che per quest’anno sono state incluse tra i fringe benefit anche le somme erogate per il pagamento delle bollette domestiche.

La circolare delle Entrate ha dettagliato che per utenze domestiche si intendono quelle relative a immobili ad uso abitativo di proprietà o presi in affitto dal dipendente o dai suoi familiari, a prescindere dal fatto che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio. Le bollette che possono essere rimborsate, quindi, possono essere intestate non solo al dipendente ma anche ai familiari, oppure al condominio, come nel caso delle bollette di riscaldamento o di quelle dell’acqua. Per chi è in affitto il rimborso spetta anche per le bollette intestate al proprietario di casa ma per contratto dovute dall’inquilino.

Il rimborso, comunque spetta solo per la parte di spesa effettivamente rimasta a carico del beneficiario, e non è possibile usufruirne più volte, ad esempio presso altri datori di lavoro. I rimborsi comunque possono riferirsi anche a fatture che saranno emesse nell’anno 2023 purché riguardino consumi effettuati nell’anno 2022. In questo caso potranno essere erogati entro il 12 gennaio del prossimo anno.

Il bonus bollette infine, chiarisce la circolare, si può al bonus benzina fino da 200 euro, quindi può essere erogato in aggiunta a questo. Con il nuovo decreto Aiuti quater, dunque, in tutto si dovrebbe arrivare a 3.200 euro di potenziali benefit esentasse.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *