Friuli, resiste sette notti al freddo, coperto dalle foglie, escursionista si salva anche grazie al suo cane

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Si è coperto con alcune foglie e persino con una mappa topografica e ha atteso, per sette giorni e sette notti, ferito e impossibilitato a muoversi per una frattura alla caviglia, con temperature rigidissime, che qualcuno venisse a salvarlo. A vegliare su di lui, il suo cane. Protagonista della vicenda un uomo di 33 anni, di Trieste, che è stato tratto in salvo questa mattina nelle Prealpi Giulie, in una zona non servita dal segnale per la telefonia.

L’allarme è stato lanciato ieri dalla fidanzata che segnalava il mancato rientro. L’uomo era partito per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno.

I tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Udine, imbarcati sull’elicottero della Protezione Civile Fvg, hanno perlustrato l’area della Val Venzonassa a partire da Casera Navis. Verso forcella Tacia, è stato avvistato il disperso disteso a terra, vicino alla pista forestale.
Era ferito e policontuso, ma cosciente. Accanto a lui il suo cagnolino Ash, un meticcio. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato il più vicino possibile all’acqua del torrente per non morire di sete: “Se sono vivo è anche grazie ad Ash, che mi ha fatto compagnia”, le sue parole. L’uomo è stato elitrasportato in ospedale: il cagnolino è stato preso in consegna dai soccorritori.

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