Aya Biran nella tragedia di Stresa ha perso suo fratello Amit, sua cognata Tal Peleg e il nipotino Tom di soli due anni, che vivevano a Pavia. È notte fonda ed è davanti all’ingresso dell’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato l’unico sopravvissuto della tragedia, l’altro suo nipotino di soli cinque anni “non sapevamo dove si trovasse, abbiamo capito che si trattava di lui quando abbiamo visto che non era nell’elenco delle vittime”.
Funivia Stresa-Mottarone, precipita una cabina. Le vittime sono 14, non ce l’ha fatta uno dei due bimbi in ospedale
Suo nipote è arrivato in ospedale in elicottero intorno alle 14, le sue condizioni sono gravi ma stazionarie. Ieri pomeriggio ha subito cinque ore di intervento per le fratture a braccia e gambe “e ora stiamo aspettando che ce lo facciano vedere, almeno da lontano attraverso il vetro” dice tra una telefonata e l’altra all’ingresso dell’ospedale. Dentro ci sono i suoi genitori e “fra poco arriverà personale dall’ambasciata”.
Sono ore di attesa e dolore: “i miei genitori sono molto agitati, ho paura che dovrò chiamare un’ambulanza”, ammette. Aya è anche l’unica che parla italiano: “io e mio marito viviamo in Italia da 17 anni, ora ho lasciato due bimbe a casa per essere qui e dovremo gestire tutte le comunicazioni”. Hanno preso una stanza in un albergo di Torino “ma solo per appoggiare la testa. Mio nipote ha un trauma cranico bisogna vedere come va, la prognosi non esiste ancora”.
Go to Source