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G20, “Economia e salute”, via ai lavori dei Grandi. Sit-in di protesta sulla via che porta alla sede del vertice. La giornata in diretta

Al via il summit dei Venti alla Nuvola di Fuksas all’Eur (Argentina, Australia, Brasile, Gran Bretagna, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Russia, Sudafrica, Arabia saudita, Corea del Sud, Turchia, Stati Uniti, Unione Europea). Prima riunione in presenza dei leader mondiali in oltre due anni. Si apre oggi 30 ottobre alle 11.45 dopo che il premier Mario Draghi avrà accolto tutti i capi di Stato a partire dalle 10. La prima sessione sarà dedicata a “Economia globale e salute globale”, quindi alle 15 ci sarà un evento a margine sul sostegno alle piccole e medie imprese ed alle attività gestite dalle donne con l’intervento della regina Maxima d’Olanda.

Che cosa vogliono ottenere i leader del mondo nel G20 di Roma (e che cosa non potranno raggiungere)

Durante i lavori, a quanto si apprende, ci saranno delle interruzioni per dare modo ai capi di Stato e di governo di avere una serie di incontri bilaterali, anche fuori del contesto del G20. Alle 19 è previsto per i leader e le consorti un evento culturale alle Terme di Diocleziano, quindi saranno ospiti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per una cena al Quirinale.


Prima giornata del G20, ecco che cosa fanno oggi i Grandi a Roma e le proteste della piazza

Sit-in di protesta: in 50 bloccano via Cristoforo Colombo

È l’arteria principale che a Roma porta all’Eur, dove si svolge il summit. “Come Roma Climate Camp, abbiamo deciso d’intervenire, di prendere parola e alzare la voce, di bloccare questa arteria cittadina e catturare l’attenzione”, scrivono gli attivisti in una nota, “perché quanto si sta decidendo, a porte chiuse e senza agende pubbliche, nel vertice conclusivo del G20 è completamente inadeguato rispetto agli scenari catastrofici che vediamo delineati nel presente e nel futuro su questo pianeta. Per questo stiamo bloccando in modo non-violento via Cristoforo Colombo”, spiegano i manifestanti.

“Perché è la via che conduce a un vertice che contestiamo senza appello. Perché è qui che ha sede il Ministero della Transizione Ecologica, che ha dimostrato in questi mesi di essere uno strumento ipocrita”. “Ai G20 diciamo: da Roma a Glasgow, le vostre soluzioni sono il problema!”.



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