Gas, il piano di risparmi del governo: riscaldamenti ridotti di un grado. Impianti accesi 15 giorni dopo e per un’ora in meno

Pubblicità
Pubblicità

MILANO –  “Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas”. E’ quanto si legge nel “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale” del Ministero della Transizione ecologica. Un piano che nelle intenzioni del governo dovrebbe portare a un riduzione dei consumi per 5,3 miliardi di metri cubi di gas. , “considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi”.

Il ricatto di Mosca sul gas: “Via le sanzioni o non riapriamo”

Riscaldamenti giù di un grado. Impianti accesi 15 giorni dopo e per un’ora in meno

Quanto ai risparmi, il Mite indica una riduzione di un grado del riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza  per tutti gli altri edifici. Nel regolamento ad hoc si indica poi che  “I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”. Nel testo si  precisa tuttavia che sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case diricovero ecc.)

Le misure raccomandate: dall’abbassamento dell’acqua in ebollizione allo stop allo stand by

Il MiTe fa poi un elenco dei comportamenti “da promuovere”. Tra questi “la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.”

Nel dettaglio, si legge nel testo del piano, ” è stato stimato che la massimizzazione della produzione a carbone e olio delle centrali esistenti regolarmente in servizio contribuirebbe per il periodo 1° agosto 2022 – 31 marzo 2023 a una riduzione di circa 1,8 miliardi di Smc”.E’ quanto si legge nel piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale. “Sotto l’ipotesi di massimizzazione del potenziale a partire dal mese di ottobre 2022, si eviterebbe il ricorso al consumo di gas per circa 290 milioni m3 di gas, mentre, iniziando dal mese di novembre 2022, sarebbe di poco superiore a 200 milioni m3 di gas (assumendo un rendimento di produzione termoelettrica del 56.4%, come nella analisi ENEA sui potenziali risparmi nel settore residenziale). Pertanto, da tale misura è stimato un contributo complessivo di risparmio di gas, nel periodo di riferimento, di 2,1 miliardi di m3 di gas naturale”, si legge.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *