Gas, prosegue lo stop della fornitura dalla Russia. Prezzi ancora in calo, ai minimi da luglio

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MILANO – Quarto giorno di stop dei flussi di gas dalla Russia verso l’Italia. Dopo l’annuncio di Gazprom sabato scorso, la fornitura di gas attraverso il Tarvisio è stata azzerata, anche se ieri l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha detto che l’azienda è al lavoro per una soluzione.  “Stiamo vedendo se possiamo subentrare o al trasportatore o a Gazprom, che non ha pagato 20 milioni di euro di garanzia al trasportatore che deve portare il gas dall’Austria all’Italia”, aveva spiegato il manager.

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L’attesa di un clima nel Vecchio Continente sopra le medie stagionali per le prossime due settimane, che potrebbe evitare di attingere alle scorte, e i progressi negli stoccaggi da parte dei Paesi dell’Eurozona spingono intanto al ribasso il prezzo del gas, che aggiorna i minimi da fine luglio. I future Ttf negoziati ad Amsterdam, benchmark per il prezzo del metano nel Vecchio Continente, cedono l’1,7% a 167 euro al megawattora, dopo essere scivolati fino a un minimo di 159 euro. Sempre sul fronte energetico consolida i rialzi il petrolio (+0,3% il wti a 83,9 dollari e +0,4% il brent a 89,2 dollari) in vista dell’atteso taglio alla produzione dell’Opec+ domani. Poco mosso l’oro (+0,5% a 1.707 dollari l’oncia) mentre sale il grano sia duro (+0,8%), che tenero (+0,4%)

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