Generali, Caltagirone recede dal patto con Del Vecchio e Crt

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Nuovo sviluppo nella partita per il vertice di Generali. Con una lettera il gruppo Caltagirone ha annunciato il recesso dal patto di consultazione stretto con Delfin (Del Vecchio) e la Fondazione Crt. Nel messaggio inviato agli altri componenti del patto, il gruppo dell’imprenditore romano scrive di “ritienere oramai superata la funzione cui il patto era preordinato”.

Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e la fondazione Crt, critici nei confronti della strategia dell’ad di Generali Philippe Donnet, avevano stretto il patto di consultazione lo scorso settembre, in vista del rinnovo dei vertici aziendali che avverrà nell’assemblea di fine marzo. Insieme i tre “pattisti” avevano una quota del capitale superiore al 16% del Leone. La quota di Mediobanca, primo azionista e favorevole alla riconferama dell’ad Donnet, è del 13%, più un ulteriore 4,42% dei diritti di voto attraverso un prestito titoli. 

Il management di Generali sta preparando una lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione, come previsto dal sistema di governance adottato dal Leone, la cosiddetta “lista del cda”. Si attendeva a giorni la proposta di una lista concorrente da parte dei “pattisti”. Dopo la rottura del patto, il gruppo Caltagirone ha annunciato che presenterà una sua lista.

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