“Non ho maltrattato le atlete. Chi mi accusa lo fa per vendetta perché non ha ottenuto i risultati. I miei erano allenamenti corretti e non punitivi”. Lo ha detto nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Brescia, Stefania Fogliata, l’allenatrice di ginnastica ritmica della Nemesi di Calcinato (Bs) interdetta dall’attività di allenatrice per un anno nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia per presunti maltrattamenti fisici e psicologici su otto giovani ginnaste allieve della sua accademia di ritmica. “Volevo e voglio bene a ognuna di quelle bambine: non nutro alcun risentimento nei loro confronti. Una cosa è certa: non le ho mai toccate, nemmeno con un dito. Mi dipingono come un mostro, ma io non sono così”, ha detto al 31enne all’uscita dal Tribunale. “Si è difesa, smentendo ogni addebito: punto per punto”, fa sapere il suo legale. La donna, che verrà ascoltata anche dalla Procura federale della Federginnastica il prossimo 1° febbraio, è stata interrogata per oltre due ore, assistita dall’avvocato Giacomo Marini, nominato nelle scorse ore. “Farò testimoniare la moglie (o per meglio dire la “compagna segreta” di Vladimir Putin” ha annunciato il legale.
“Mi riferisco ad Alina Kabaeva” spiega l’avvocato Marini, “perché è stata una grande ginnasta e può spiegare quali debbano necessariamente essere i metodi: severi e duri, certo. Ma la mia assistita ha sempre lavorato correttamente e non si è mai spinta al di là di certi limiti. Ha ragione lei, è stata tutta una macchinazione da parte di ragazze che stentavano a imporsi in uno sport che è assai duro e selettivo. Tra loro comprendo anche ad Alice Taglietti. La storia dello yogurt è totalmente falsa e destituita di fondamento. In ogni ho chiesto la revoca del provvedimento di sospensione dall’attività e la riapertura della Nemesi. Ci sono diverse ragazze rimaste senza palestra ma anche senza scuola, e questo è profondamente ingiusto. Il 1° febbraio ci sarà l’udienza davanti alla Procura federale. Come sta Stefania Foglietta? È molto provata e sorpresa della valanga di odio che ha ricevuto. “Stefania torna in palestra, le tue ginnaste ti amano”, si legge sugli striscioni appesi nelle scorse ore fuori dalla palestra di Calcinato.
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