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Giocatori lasciarono il campo per insulti razzisti a un compagno, squadra punita con il 3-0 a tavolino

Era il 28 novembre, due mesi fa, quando i giocatori del Saragozza, squadra della terza categoria bolognese, lasciarono il campo per solidarietà con un loro compagno al quale erano stati rivolti insulti razzisti da parte di un avversario del Real Basca. Dopo due mesi affidate alla procura federale il giudice sportivo è arrivato ora a una decisione, che farà discutere: pugno duro contro l’autore delle offese (dieci giornate di squalifica), ma nessuna elasticità, con l’applicazione alla lettera del regolamento, nei confronti della squadra che abbandona il campo, punita con la sconfitta a tavolino per 3-0.

Due mesi fa, su un campo della periferia bolognese, al 38′ del secondo tempo la partita fra Real Basca e Saragozza era sull’1-1 quando si accese un parapiglia fra giocatori. Uno dei giocatori del Real Basca si rivolse allora con espressioni razziste a un avversario. I compagni del Saragozza decisero così di abbandonare il campo.

Nei giorni immediatamente successivi il giudice sportivo di fatto preferì non decidere: comminò una multa da 100 euro al Basca per l’invasione di campo di un proprio tifoso e una di 20 euro al Saragozza per mancanza di forza pubblica o servizio sostitutivo, spedendo gli atti alla procura federale per ulteriori approfondimenti. Pochi giorni dopo la Regione Emilia-Romagna premiò, con una targa, i giocatori e i dirigenti del Saragozza. “Non sempre vincere è la cosa più importante – disse, premiandoli, il presidente Stefano Bonaccini – specialmente quando sono in gioco valori come la dignità e il rispetto delle persone. Il razzismo si combatte con gesti concreti come questo, che possono valere più di mille parole e rappresentare un esempio importante specialmente per i più giovani”.

Dalle indagini è emerso che il litigio era scoppiato per una presunta perdita di tempo una rimessa laterale, che l’insulto razzista effettivamente c’era stato, ma che l’arbitro era troppo lontano per sentire cosa si sono detti i giocatori e non potè far altro che sospendere la partita dopo l’uscita dal campo del Saragozza.



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