Giorgetti: “Draghi in Parlamento il 21 giugno sull’Ucraina? Passaggio rischioso”

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Per Draghi “sarà un passaggio rischioso”, ma il presidente del Consiglio “persegue l’obiettivo della pace. Non so cosa proporrà e cosa faranno Conte e Salvini, ma il Parlamento è sovrano e quindi se non la pensa come il premier bisognerà trarre le conseguenze”. A dirlo dal Festival dell’Economia a Trento, è Giancarlo Giorgetti riferendosi alle comunicazioni che il presidente del Consiglio farà alle Camere il 21 giugno prima del vertice europeo che riguarderà ancora una volta la guerra in Ucraina. Un intervento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega e non a caso i grillini stanno preparando una risoluzione da far votare dopo le comunicazioni di Draghi per chiedere lo stop all’invio di armi all’Ucraina.

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Il ministro dello Sviluppo economico ha poi parlato della riforma della legge elettorale sottolineando che “la legge elettorale si cambia non per interesse del Paese, ma per interesse dei partiti che prima fanno i sondaggi e, se c’e’ una maggioranza che ha i numeri in Parlamento per cambiare la norma attuale la cambia. In genere, però, chi cambia la legge elettorale viene punito dagli elettori e bisogna stare attenti”. Poi ha aggiunto: “Vedo in salita le probabilità di una legge proporzionale. Io non sono un fautore”.

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