Giorno della Memoria, Meloni sceglie Pecoraro per guidare la lotta contro l’antisemitismo. La Russa: “Italia e fascismo devono farsi perdonare le leggi razziali

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La richiesta era stata perentoria. “Alla viglia del Giorno della Memoria, e in queste ore di avvio di celebrazioni e iniziative in tutta Italia, rivolgiamo alla presidente Giorgia Meloni l’invito ad esprimersi in merito alla nomina del coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo”. Un appello firmato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, Noemi di Segni, indirizzato alla premier dopo l’incontro della delegazione Ucei con il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Si tratta – ha sottolineato Di Segni – di una carica vacante dal passato esecutivo e di un mandato che, per la sua fondamentale funzione – anche per il ruolo che l’Italia riveste nel contesto europeo e internazionale – non può essere lasciato nel vuoto”.

Parole che Meloni ha fatto sue nominando, nel tardo pomeriggio, il prefetto Giuseppe Pecoraro come coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo. Un ruolo, sottolinea Di Segni, che rappresenta “un presidio essenziale, che va ulteriormente rafforzato, affinché l’impegno per una Memoria responsabile rispetto alla Shoah e ai crimini del nazifascismo produca effetti significativi nella società italiana, in modo particolare tra i giovani”. Pecoraro, nel ringraziare a premier “per la fiducia”, ha confidato: “Sono contento di questa nomina, mi dà la possibilità di dare una mano al governo e contribuire alla lotta contro l’antisemitismo, ne abbiamo bisogno”.

La Russa: “Italia e fascismo devono farsi perdonare le leggi razziali”

“L’Italia ha da farsi perdonare e ce l’ha anche il regime fascista, la promulgazione di quelle leggi odiose che furono le leggi razziali”. A dirlo, nel podcast ‘Polis’ dell’Ansa, è il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha ribadito anche la sua proposta di istituire una giornata, il 17 novembre, in ricordo delle leggi razziali. “Mi premeva che fosse il Senato nella sua interezza a ricordare il Giorno della memoria, senza opposizioni e senza astensioni e come mi hanno detto gli esponenti della comunità tutti con interventi di altissimo livello, tutti gli interventi di tutti i gruppi sono stati di livello eccellente. Questo mi interessa, più che l’istituzione o meno di un’altra giornata che pure propongo dal 2008, ma non vorrei che da un dato di grande condivisione si passasse ad un ‘serve o non serve’. E’ importante, ma non importantissimo”, spiega La Russa. “La frase che ripeto con più convincimento è che il giorno della memoria deve essere vissuto nella sua quotidianità. Che ogni giorno sia il giorno della Memoria”, conclude.

La Russa: “Propongo norma in  ricordo leggi razziali”

“E’ necessario ricordare anche il 17 novembre e la drammaticità delle legge razziali con un’apposita norma, un’apposita legge, e forse il Senato potrebbe pensarci”.
Lo ha detto in Aula al Senato il presidente Ignazio La Russa durante la commemorazione del Giorno della Memoria in corso a palazzo Madama.

La Russa ha poi spiegato di non aver partecipato all’incontro di alcuni studenti del liceo Morgagni di Roma con il sopravvissuto ai lager Sami Modiano (nella Sala della Costituzione a Palazzo Giustiniani) “per non dare neanche il minimo accenno di politicizzazione di un tema che deve appartenere a tutti”. Poi ha sottolineato: “Quest’anno abbiamo voluto celebrare il giorno della Memoria in forma ancora più solenne. Tutti noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di far conoscere soprattutto alle generazioni più giovani,  il dramma e le atrocità che subirono gli ebrei a partire dalla infamia delle leggi razziali italiane”.

La Russa ha quindi spiegato che “è compito di tutti, a cominciare dalle più alte istituzioni, tramandare il ricordo affinché in futuro non si ripetano mai più simili tragedie, ma un modo migliore è appunto quello della Memoria, senza non c’è mai la certezza della non ripetizione di gesti odiosi”. Quindi, ha concluso il presidente del Senato, “bisogna guardare al presente e al futuro con la doverosa attenzione a razzismo e antisemitismo che non può più trovare cittadinanza in nessuna parte del mondo. E, per quanto ci riguarda, nella nostra patria”.

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