CASSANO MAGNAGO (Va) – Altra fuga, altra vittoria per Nico Denz e una nuova maglia rosa, il francese Bruno Armirail, con la benedizione di Geraint Thomas. Nessuna sorpresa, solo tattica per la Ineos, che preferisce “prestare” la rosa alla Groupama-Fdj, in attesa delle grandi montagne dell’ultima settimana.
<<La cronaca della tappa>>
Denz ancora a segno
Denz ci ha preso gusto: a Cassano Magnago, come a Rivoli, è suo lo spunto vincente dopo una giornata di pioggia e freddo – che novità -, in fondo a un’azione nata sul Passo del Sempione e proseguita lungo il Lago Maggiore e la pianura. 171 km di fuga e una volata incerta, vinta col brivido sul canadese Derek Gee e Alberto Bettiol, 5° Ballerini. Un gruppone di 29 all’attacco, poi frammentatosi lungo il percorso. L’azione buona sembra quella di Ballerini, Oldani, Rex e Skujins. Ma i quattro, diventati tre ai – 2, vengono riassorbiti da un altro gruppetto di altri 5. Ci prova Oldani a lanciare la volata lunghissima, poi tornano sotto Denz e gli altri. Dopo anni passati a veder vincere gli altri, con 3 successi in quattro anni, Denz ha vinto due volte negli ultimi tre giorni, a cavallo della tappa delle polemiche di Crans Montana: prima e dopo la firma è stata del 29enne della Bora-Hansgrohe. Germania in testa alla classifica “per nazioni” di tappe vinte: 3, contro le 2 di Belgio, Italia, Danimarca e Australia.
Cambia la rosa: a un francese dopo 24 anni
Il gruppo dei big sonnecchia e tira il fiato per un giorno. Thomas, sfibrato psicologicamente forse dai tanti giorni in rosa, con tutto quello che consegue tra conferenze stampa e lungaggini varie, ordina ai suoi di non tirare per “affidare” la maglia al francese Bruno Armirail. Un’azione simile a quella messa in piedi da Evenepoel a Lago Laceno. Allora la maglia rosa finì sulle spalle del norvegese Leknessund. Armirail, 15° a 53″ da Denz, partiva 23° in classifica da Sierre con 18’37”, Thomas e il gruppo principale chiudono a oltre 21 minuti.
Armirail, 29 anni, nato a Bagnères-de-Bigorre, sui Pirenei, una sola vittoria in carriera, nel campionato nazionale a cronometro, ora conduce con 1’41” su Geraint Thomas, 1’43” su Roglic. “Una sorpresa grandissima oggi” spiega la nuova maglia rosa, “prendere la maglia rosa no, è davvero incredibile. Sono felicissimo. Ho realizzato solo negli ultimi chilometri, poi ho visto in tv. Ora bisognerà recuperare da questa giornata faticosa e freddissima”. Niente di strano, solo tattica, il ciclismo è pieno di storie così. Ma ora quei due minuti scarsi Thomas e gli altri dovranno recuperarli. L’ultimo francese in rosa era stato Laurent Jalabert nel 1999. Armirail è il primo del nuovo millennio.
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