Giro d’Italia: Simon Yates vince a Torino. Carapaz conquista la rosa, Nibali torna a brillare

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Ritorni, conferme, cali. Dice tante cose la 14esima tappa del Giro d’Italia, breve (147 km sa Santena a Torino) ma intensa, corsa nel caldo e con una seconda parte difficilissima che prevedeva due scalate a Supoerga e al Colle della Maddalena prima della picchiata verso l’arrivo. Il ritorno è quello di Simon Yates: la crisi sul Blockhaus lo ha tolto di mezzo dalla classifica generale (ha perso 11′ e la tranquillità per un problema al ginocchio), piegato ma non spezzato. Ha reagito, è stato con i migliori, a 5 km dal traguardo ha piazzato la stoccata vincente arrivando da solo. “Il progetto iniziale era di andare in fuga, ma non è successo e quindi ho cambiato strategia. Non ero il più forte, i ragazzi davanti a me si giocavano tutti la generale e io avevo il vantaggio di lottare solo per la tappa. Resta il rimpianto per la generale, ma sono felice per questa vittoria di tappa”.

<<La cronaca della tappa>>

Alle spalle dei britannico quelli che al momento, anche se il lotto dei pretendenti resta abbastanza articolato, sembrano i più accredidati per la maglia rosa. Jai Hindley, freddo, strategico anche nella caccia agli abbuoni, arriva secondo. Precede Richard Carapaz: l’ecuadoriano si prende la maglia rosa (bravo comunque Juan Lopez, che lotta a lungo prima di cedere dopo una decina di giorni di gloria). Carapaz cerca anche la prova di forza, poi gestisce con più saggezza. “Ci ho provato sulla salita ed è andata bene – il nuovo leader spiega il suo atteggiamento tattico -. Mi aspettavo che qualcuno si riportasse su di me, ma l’importante era staccare il gruppo e giocarsela nel finale. Sono contento perché il primo passo positivo con la squadra era prendere la maglia rosa, ora proveremo a difenderla”.

Richard Carapaz

Richard Carapaz (afp)

Splendida la prova di Vincenzo Nibali, che più passa tempo e più archivia la giornataccia sull’Etna.  “Giornata molto dura e caldissima, era difficile ambientarsi su un circuito del genere, con un ritmo altissimo sia in discesa che in salita. Sono soddisfatto anche se cercavo la vittoria di tappa. Ma sono sempre tenuto a vista perché sono sempre considerato pericoloso ed è difficile staccarsi dal gruppetto”. L’analisi dello Squalo non fa una piega: quarto all’arrivo, tornato in posizioni di classifica più consone al suo blasone (è ottavo). Carapaz e compagnia lo considerano pericoloso. E se avessero ragione loro?

Ordine d’arrivo
1. Simon Philip Yates GBR (BikeExchange-Jayco) 3h43’44”
2. Jay Hindley AUS (Bora-Hansgrohe) a 00’15”
3. Richard Carapaz ECU (Ineos Grenadiers) s.t.
4. Vincenzo Nibali ITA s.t.
5. Domenico Pozzovivo ITA a 00’28”
6. Joao Almeida POR a 00’39”
7. Mikel Landa Meana ESP a 00’51”
8. Pello Bilbao Lopez De Armentia s.t.
9. Emanuel Buchmann GER a 01’10”
10. Juan Pedro Lopez Perez ESP
Classifica generale
1. Richard Carapaz ECU (Ineos Grenadiers) 58h21’28”
2. Jai Hindley AUS (Bora-Hansgrohe) a 00’07”
3. Joao Pedro Goncalves Almeida POR (Uae Team Emirates) a 00’30”
4. Mikel Landa Meana ESP a 00’59”
5. Domenico Pozzovivo ITA a 01’01”
6. Pello Bilbao Lopez De Armentia ESP a 01’52”
7. Emanuel Buchmann GER a 01’58”
8. Vincenzo Nibali ITA a 02’58”
9. Juan Pedro Lopez Perez ESP a 04’04”
10. Alejandro Valverde ESP a 09’06”

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