Giulia Cecchettin e Filippo Turetta scomparsi da sabato: “L’auto era ancora in movimento la notte scorsa”

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La Fiat Grande Punto nera sulla quale si trovavano Giulia Cecchettin e l’ex fidanzato Filippo Turetta era “ancora in movimento almeno fino alla notte scorsa”. Lo ha confermato il criminologo Edoardo Genovese dell’associazione Penelope, che sta assistendo in queste ore le famiglie dei due ragazzi.

La vettura che sabato notte è stata registrata in transito ai confini tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è stata intercettata un’ultima volta ancora ieri notte, in uscita o in entrata, da un varco elettronico targsystem in una zona dell’alta provincia di Belluno. Finora tuttavia gli accertamenti in quell’area non avrebbero portato a risultati.

Il criminologo ha anche spiegato che la Grande Punto “va sia a metano che a benzina” quindi non si esclude che il giovane possa essersi fermato per mettere il metano e ha anche sottolineato che nell’analisi delle segnalazioni si tiene conto anche di un dettaglio: “La macchina davanti al cofano è molto ammaccata a causa di una grandinata. Stiamo vagliando anche qualche avvistamento dei ragazzi che si sarebbe verificato questa mattina all’alba sempre nel nord Italia, sono al lavoro le forze dell’ordine”.

A mezzogiorno il papà di Giulia e i genitori di Filippo si sono presentati assieme davanti ai cameramen delle tv e ai giornalisti ed hanno letto, separatamente, due brevi dichiarazioni. In entrambe si sono rivolti ai figli pregandoli di contattarli al più presto e hanno rivolto un appello a chiunque abbia notato la Fiat Grande Punto nera guidata da Filippo a segnalare la cosa alle forze dell’ordine. “Filippo era del tutto normale in questi giorni, anche l’ultimo giorno che l’abbiamo visto sembrava stare bene” ha detto il papà, Nicola Turetta, “vogliamo bene a Filippo e vogliamo bene a Giulia, vogliamo soltanto che ritornino a casa” ha concluso la mamma del ragazzo.

L’appello della zia di Giulia Cecchettin: “Tornate a casa, vi aspettiamo”. Ai cittadini: “Aiutateci a trovarli”

“Ragazzi contattateci o tornate a casa”, ha invece detto Gino Cecchettin, il padre di Giulia. “Non sappiamo dove siano e a chi li vede”, ha aggiunto, “chiediamo di segnalarli alle forze dell’ordine o chiamarci ai numeri pubblicati sui social. L’auto è la Fiat Grande Punto nera”. Cecchettin non ha rilasciato commenti, ha solo sottolineato il grande impegno delle forze dell’ordine parlando di “uno spiegamento di forze imponente”.

I vigili del Fuoco intanto a bordo di un gommone stanno dragando il Brenta, ma finora le ricerche hanno dato esito negativo.

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