Giuseppe Conte, la lezione in università a Firenze e il futuro da leader del M5S

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Attenti a Conte. Perché per ora rientra all’Università di Firenze, da dove cominciò la sua scalata al cielo nel 2018: “Ma è chiaro che l’esperienza in politica andrà avanti” assicurano i più vicini all’ex premier. Non sarà domani, venerdì 26 febbraio, però il giorno del lancio sulla scena nazionale, pare. Il giorno dell’incontro col rettore dell’ateneo fiorentino e poi della lectio magistralis in aula magna (ore 15.30, diretta sul sito di Repubblica e sulla pagina YouTube di Unifi) non è pensato come debutto ufficiale, fanno filtrare i suoi. Non sarà una lezione politica e difficilmente l’ex premier Giuseppe Conte salirà su un predellino per annunciare la discesa in campo.

L’ex premier Conte a Firenze, i colleghi dell’università lo aspettano con ansia

Grillo gli ha chiesto di fare il presidente di M5S e Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica lo invita ad entrare da leader nel Movimento per tirarlo fuori dalle ambiguità. Conte, lusingato, sta valutando, probabilmente tentato di accettare. Già dai giorni più bui della crisi del suo secondo esecutivo l’idea di lanciare un nuovo soggetto politico ha del resto iniziato a ronzargli per la testa: un partito o un movimento di centro, liberale, che possa andare oltre il M5S assorbendone la residua spinta ideale, oltre alla classe dirigente. Un soggetto in grado di pescare anche tra i moderati dove oggi si è collocato Matteo Renzi con Italia Viva. I tempi forse però non sono ancora maturi, anche perché sono le sorti del Pd ancora aperte: cosa diventeranno i Dem se ci fosse un congresso?

Giuseppe Conte torna in facoltà a Firenze, lezione dall’aula magna su YouTube. Fdi attacca

Riflessioni che per il momento spingono Conte a prendere tempo. E a non annunciare passi ufficiali. Nemmeno la candidatura alle suppletive a Siena per Pd e M5S pare tentarlo, sebbene il dibattito sia esploso nei Dem. In ogni caso l’attesa a Firenze cresce per la lezione dell’illustre prof avvocato che dalla facoltà di Giurisprudenza nel 2018 sbarcò a Palazzo Chigi. Fratelli d’Italia attacca: “Conte non usi l’Università come palcoscenico politico” tuona Giovanni Donzelli, deputato braccio destro di Meloni. Lo stesso corpo docente mugugna per la passerella che Conte avrà domani con la lectio magistralis in aula magna alle 15.30, dopo l’incontro col rettore Luigi Dei. Pure Italia Viva ha da ridire. Ma Conte non se ne cura. “È ospite del rettore, non fara certo un intervento politico”, dicono i suoi. Per quello ci sarà tempo.

La protesta studentesca

Intanto gli studenti del Collettivo di Scienze Politiche hanno annunciato un presidio per contestare l’ex premier. Si ritroveranno fuori dal rettorato alle 15,30: “Non vogliamo Conte all’università, vogliamo l’università aperta” si legge in un comunicato diffuso dal Collettivo. “Dopo aver lasciato l’istruzione fanalino di coda delle priorità del precedente governo (e non solo), dopo aver lasciato gli studenti lontani dalle facoltà per mesi, dopo la criminale gestione della pandemia che ha messo in ginocchio studenti e lavoratori, Conte – si legge ancora – viene accolto a braccia aperte dal rettore Dei e dalla professoressa Lucarelli”. E concludono: “Pensiamo – afferma il Collettivo – che invece di prodigarsi tanto nell’elogio di chi ha contribuito a distruggere il nostro sistema formativo rettore e compagnia dovrebbero programmare un rientro in sicurezza per tutti, non tenendoci ancora nel ricatto della scelta fra diritto allo studio e diritto alla salute”.

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