Giustizia, con 177 sì il Senato approva la riforma penale

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L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva la riforma del processo penale dopo aver dato disco verde, nella giornata di ieri, alla fiducia posta dal governo. Il voto finale sull’intero provvedimento ha visto 177 favorevoli, 24 contrari e nessun astenuto. Il testo, già licenziato dalla Camera, ora è legge.

L’approvazione della riforma del processo penale, come quella del processo civile, sono tra le condizioni poste dall’Unione europea per ricevere i fondi del Recovery plan. Ieri, il governo aveva incassato la fiducia su entrambi gli articoli che compongono il provvedimento. La riforma del processo penale è un altro pilastro del pacchetto giustizia, necessario per rispettare le condizioni.

Il dossier

Processo penale, al Senato passa la fiducia alla riforma. Ridotti di un quarto i tempi dei procedimenti

L’obiettivo è quello di arrivare a un taglio del 25 per cento dei tempi dei processi. La riforma Cartabia diventerà pienamente operativa a partire dal 2025 e stabilisce due anni di tempo per la celebrazione del processo di appello e un anno per la Cassazione. Fino al 31 dicembre del 2024 è prevista invece una fase transitoria entro la quale i termini dei processi ordinari saranno più lunghi, con la possibilità di prorogarli fino a 6 anni in totale, tra appello e Cassazione.

Per quanto riguarda invece i reati gravi come l’associazione di stampo mafioso, il voto di scambio politico-mafioso, il terrorismo, le violenze sessuali e l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sono previste proroghe rinnovabili all’infinito e, in pratica, non si estinguono mai.

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