Gli spray per capelli nel mondo inquinano come tutti i veicoli nel Regno Unito

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LONDRA – Il cambiamento climatico ha cause conosciute: lo smog creato dalle automobili, il traffico aereo, i combustibili fossili e così via. Ma ha anche cause sconosciute o poco conosciute ai più: per esempio, chi avrebbe immaginato che gli spray per capelli a livello mondiale rilasciano più emissioni nocive chimiche di tutti i veicoli in circolazione nel Regno Unito? È quanto rivela uno studio dell’università di York e del National Centre for Atmospheric Science da cui risulta che la popolazione mondiale usa una quantità enorme di lacche, deodoranti e altri prodotti spray: più di 25 miliardi di confezioni all’anno. L’indagine calcola che ciò produca 1,3 milioni di tonnellate di agenti chimici inquinanti ogni anno, cifra che avanti di questo passo potrebbe salire a 2,2 milioni di tonnellate entro il 2050.

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Gli elementi chimici prodotti dagli spray di questo genere sono gli stessi che vengono emessi dalle auto e dai carburanti. Lo studio riconosce che sono meno dannosi di quelli che venivano usati per i prodotti aerosol per la casa o l’uso personale fino agli anni Ottanta, ma rispetto a quattro decenni or sono il consumo globale di questi articoli è cresciuto a un ritmo superiore alle aspettative: cosicché se ogni singolo tubo di lacca produce meno emissioni nocive, il fatto che ne vengano venduti molti di più rispetto a una volta causa comunque un danno maggiore e in continua crescita all’atmosfera. In particolare, afferma il comunicato della università di York, alla presenza della luce solare le emissioni prodotte dagli spray per capelli o per altro uso (il loro nome scientifico è COV, ovvero Composti Organici Volatili) si mescolano con un secondo agente inquinante, l’ossido di azoto, provocando un smog dannoso per la salute dell’uomo, per i raccolti agricoli e per le piante.

Gli autori della ricerca stimano che mediamente nei paesi industrializzati vengano usate 10 confezioni di prodotti spray l’anno a persona, la maggior parte dei quali sono cosmetici per uso personale. L’ammontare globale aumenta, osserva il comunicato, perché ogni anno cresce l’economia dei Paesi emergenti, permettendo alla gente di comprarne di più.

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Il rapporto suggerisce due vie di uscita: ridurre l’uso dei fattori inquinanti nei prodotti spray; o usare alternative che non hanno bisogno di essere spruzzate nell’aria. “Praticamente tutti i prodotti spray possono essere utilizzati in forma diversa”, afferma il professor Alastair Lewis, direttore del National Centre for Atmospheric Science. “Un piccolo cambiamento potrebbe avere un grande impatto sulla qualità dell’aria, avendo un condizionamento minimo sulle nostre vite”. Un deodorante con pallina rotante anziché in forma spray può dunque aiutare nella lotta contro il cambiamento climatico: da tenere presente, quando si fanno acquisti in profumeria o al supermercato. Sarebbe un piccolo passo per l’igiene personale, un grande balzo per l’umanità.

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