Nel vigneto c’è già movimento dalla mattina presto: il piccolo trattore va su e giù tra i filari in pendenza, guidato da tre ragazzi, detenuti nell’Istituto di Pena di Gorgona, l’ultima isola-penitenziario d’Italia, nonché l’unica d’Europa.
Sono occupati nella vendemmia 2021, mentre nei calici già si può assaggiare la 2020, la nona firmata Frescobaldi, grazie a un progetto nato per consentire ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli enologi e gli agronomi Frescobaldi.
Due gli obiettivi: un vino dalla grande personalità da una parte e una possibilità di reinserimento nella società a fine pena dall’altra.
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