**Governo: Conte si dimette e guarda a ter, ma numeri non ci sono** (3)

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26 gennaio 2021

(Adnkronos) – A lasciarlo intendere, tra le righe, è il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, da molti considerato ancor oggi un renziano di ferro nelle file dem. “Non è Conte premier a tutti i costi – dice incalzato dai cronisti – anche se il buonsenso ci guida in quella direzione”. A stretto giro arriva l’affondo di Matteo Renzi, affidato alla sua Enews. “Dopo giorni di fango contro di noi, tutto è più chiaro. Non è Italia Viva ad aver aperto una crisi: è l’Italia che deve affrontare una crisi da far tremare i polsi”. “Conte si è dimesso perché non aveva i numeri – dice ancora – Ora è possibile un governo serio, di legislatura. Noi andremo al Quirinale senza pregiudizi”.
Il M5S per ora tira dritto, nessuna ombra sul nome del premier. Anzi. “È l’unica persona che in questa fase storica possa rappresentare la sintesi e il collante di questa maggioranza”, sostiene il capo politico, Vito Crimi. Questo “è il momento della verità – gli fa eco Di Maio su Facebook – in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto”.
Ma stasera, alle 21.30, è in programma un’assemblea congiunta dei parlamentari M5S, la riunione che avrebbe dovuto tenersi ieri, poi saltata per l’accelerazione della crisi e l’annuncio delle imminenti dimissioni del premier. E c’è già chi è pronto a scommettere che voleranno fendenti, che non risparmieranno i vertici del Movimento e la squadra di governo, sotto accusa per la gestione della crisi. E che finiranno per colpire anche il presidente Conte: “non mi immolo per nessuno, tanto meno per lui”, uno dei tanti sms che rimbalza nelle chat del parlamentari in vista della riunione.

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