Governo e politica verso le elezioni, Zingaretti: “Io candidato? Sono a disposizione del Pd”. Tajani: “Gelmini e Brunetta passati da Berlusconi a fiancheggiatori dei dem”

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“Io candidato in Parlamento? Sono a disposizione del partito”, dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Il suo nome circola con insistenza per un ruolo di primo piano sulla politica nazionale. “Dipende molto dal Pd. Sono a disposizione di un progetto politico, poi dipenderà da Enrico Letta, dal gruppo dirigente. La mia consiliatura è finita, perché nel Lazio dopo due mandati non ci si può ricandidare e penso che due mandati per un presidente di Regione siano sufficienti – continua Zingaretti a Radio Anch’io – Combatterò, strada per strada e nelle piazze per ridare speranza a questo paese che è la mia gente”. Domani alle 9 è convocata la direzione nazionale del Pd. All’ordine del giorno: l’analisi della situazione politica, le elezioni e il regolamento per le candidature. Nel centrodestra, intanto, si accende il conflitto sulla premiership. Il coordinatore di FI, Antonio Tajani, che il Ppe vorrebbe a Palazzo Chigi, fa sapere di stare bene al suo posto, “ora l’importante è lavorare per gli italiani”. Poi parlando delle fuoriuscite dal partito di Mariastella Gelmini e Renato Brunetta commenta: “Passare da Berlusconi a fare il fiancheggiatore del Pd non mi pare una grande carriera politica”. FI continua a perdere pezzi, oggi ha ufficializztao il suo addio la deputata Anna Lisa Baroni, coordinatrice forzista a Mantova, considerata molto vicina a Gelmini: “Non c’è più spazio per i moderati”, ha detto. E la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, in una intervista a Repubblica, dice: “Gelmini trattava da tre mesi con Calenda”. La replica del leader di Azione non si è fatta attendere: “È una beata idiozia”. Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, risponde invece ai Popolari europei: “Lo sapete che Tajani era monarchico”. 

Punti chiave

Calenda: “Di Maio non so chi sia, Letta persona seria”

“Non so di chi lei stia parlando”. Così risponde Carlo Calenda ai cronisti che gli chiedono se la presenza di Luigi Di Maio, possa essere un problema in una eventuale alleanza alle prossime elezioni. “Ad Enrico Letta gli vogliamo bene, éè una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare”, ha aggiunto Calenda.

Calenda a Ronzulli: “Da tre mesi trattavo con Gelmini? Una beata idiozia”

“Cara Licia Ronzulli, questa è una beata idiozia. Per il resto buona vita come ruota di scorta di Salvini che fa la ruota di scorta della Meloni. Mandate Tajani a spiegarlo in Europa, dove tuona regolarmente contro i sovranisti”. Così Carlo Calenda replica alla senatrice azzurra, fedelissima del Cav, Licia Ronzulli, che oggi in una intervista a Repubblica dice che Maria Stella Gelmini “trattava da 3 mesi con Calenda”..

Tajani (FI): “Berlusconi presidente del Senato? Non c’è alcun patto”

“Berlusconi presidente del Senato? Ma per carità. Berlusconi può fare tutto. Tutti gli riconosco il ruolo che ha avuto. Starà a lui decidere. Ma non c’è alcun accordo alcun patto. Ma lui che ha fatto il presidente del Consiglio per 10 anni, l’imprenditore, sport… si mette a trattare per fare il presidente del Senato? Mi sembra riduttivo – ha osservato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di FI – Evidentemente certa stampa di sinistra lo vede come collante del centrodestra e il fatto che non siano riusciti ad eliminarlo dalla vita politica dà fastidio. Mi sembra davvero una bassezza”. 

Salvini ha promesso a Berlusconi la presidenza del Senato: ecco la moneta di scambio usata per mollare Draghi

Forza Italia perde pezzi, lascia anche Baroni vicina a Gelmini: “Non c’è spazio per i moderati”

Forza Italia continua a perdere pezzi. La deputata azzurra Anna Lisa Baroni, coordinatrice forzista a Mantova, considerata molto vicina a Maria Stella Gelmini, ha detto addio al partito di Silvio Berlusconi. “La posizione politica assunta dal partito in piena crisi di governo è stata sconcertante. Mai mi sarei aspettata che Forza Italia scippasse a Conte e ai 5 Stelle la responsabilità di far cadere l’esecutivo guidato da Draghi, condannando il Paese all’instabilità e mettendo a rischio importanti provvedimenti a favore di famiglie e ceti produttivi. Non mi riconosco più in questa Forza Italia, che ormai da tempo insegue Salvini e il suo populismo – ha spiegato Baroni – Stupore e delusione arrivano anche dai territori, dagli amministratori locali e dai tanti imprenditori della mia provincia, Mantova, che ho avuto modo di sentire in questi giorni. Ha ragione Mariastella Gelmini quando dice che in Forza Italia non c’è più spazio per i moderati. Da oggi non faccio più parte di Forza Italia e lascio ogni carica all’interno del partito”. 

Tajani (FI): “Gelmini-Brunetta passati da Berlusconi a fiancheggiatori del Pd”

“Per me è incomprensibile. Se si è creduto in un progetto mi pare difficile comprendere si passi dall’altra parte della barricata, io se non fossi d’accordo con una decisione del mio partito rimarrei di centrodestra”, ha commentanto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, tornando a parlare, con Radio Anch’io, delle fuoriuscite di Mariastella Gelmini e Renato Brunetta. “Magari rinuncio a tutti gli incarichi ma non è che divento di sinistra perché non sono d’accordo con una scelta del mio partito. Passare da Berlusconi a fare il fiancheggiatore del Pd non mi pare una grande carriera politica”, ha concluso Tajani.

Zingaretti: “Il Pd può farcela se mettiamo al centro la persona”

“Il Pd, che è stato il pilastro della lotta al Covid e forza fondamentale per gli investimenti del Pnrr, ce la può fare se però mettiamo al centro la persona e la sua dignità. Il che significa scuola, salario giusto e attenzione a chi non ce la fa, che è sia l’escluso sia il piccolo imprenditore che ha paura perché la piccola azienda di famiglia è messa in crisi”. Lo dice a Radio Rai 1, a proposito delle prossime elezioni politiche di settembre, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Come contro la tragedia del Covid, noi saremo la forza che sarà da garante del fatto che nessuno sarà lasciato solo. Contro il Covid lo abbiamo fatto, ora la pandemia ci ha lasciato di fronte un’emergenza sociale e la paura delle imprese di non farcela. Abbiamo gli strumenti per combattere ma devono essere messi al servizio di tutti. Quindi nessuno deve essere lasciato solo- aggiunge zingaretti- questo vuol dire affrontare il tema del lavoro povero, della povertà educativa, serve una politica che metta in campo provvedimenti che trasformino quella rabbia che c’è in milioni di italiani in speranza di potercela fare. Penso sia possibile”.

Dl Aiuti, Castelli: “Si studia azzeramento Iva su pane e pasta”

Il governo studia la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce. Lo ha confermato la vice ministra dell’economia Laura Castelli. “È un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha detto a Radio 24 a chi le chiedeva se nel decreto Aiuti si stia ragionando a queste ipotesi – si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”.

Zingaretti: “Alleati di chi sarà d’accordo con idea di Italia”

Per le alleanze alle prossime elezioni “guardiamo a chi sarà d’accordo con una idea di Italia, di un Paese giusto che guardi al futuro e affronti il tema della rivoluzione ambientale, della lotta alle disuguaglianze come pilastro di un nuovo modello di sviluppo. Abbiamo alle spalle anni drammatici in cui parlare di gente povera era percepito come un errore del passato. Una specie di persecuzione. Metteremo in campo questa idea di Italia. Credo che la cosa importante sia parlare con le persone. Il messaggio deve essere chiaro: il Pd è stata la forza pilastro fondamentale nella lotta al Covid e nel Pnrr, ora ce la può fare. E saremo garanti del fatto che nessuno verrà lasciato solo”. Lo ha detto Nicola Zingaretti su Rai Radio1, ospite della trasmissione Radio Anch’io.

 Zingaretti: “M5S? Non ci sono condizioni per l’alleanza”

“Con il Movimento 5 Stelle non ci sono in questo momento le condizioni per allearci, anche se abbiamo fatto un percorso insieme”, ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ai microfoni di Radio Anch’io. Per il governatore una alleanza con i pentastellati comporterebbe il “venir meno della credibilità di una proposta politica”.

Zingaretti: “Io candidato alle elezioni? Sono a disposizione del Pd”

“Io candidato in Parlamento? Guardi dipende molto dal mio partito. Io sono amministratore grazie ai cittadini della mia comunità ormai da 14 anni perché abbiamo sempre vinto insieme le elezioni. Io sono a disposizione di un progetto politico, poi dipenderà da Enrico, dal gruppo dirigente del Pd. La mia consiliatura è finita, perché nel Lazio dopo due mandati non ci si può ricandidare e penso che due mandati per un presidente di regione siano sufficienti. Sicuramente combatterò, strada per strada e nelle piazze per ridare speranza a questo paese che è la mia gente e alla mia comunità”. Lo ha detto Nicola Zingaretti a Radio Anch’io.

Pd: domani alle 9 Direzione Nazionale

È stata convocata per domani, martedì26 luglio dalle ore 9 in modalità ibrida, nella sede di via Sant’Andrea delle Fratte 16, la Direzione nazionale del Partito democratico. All’ordine del giorno l’analisi della situazione politica, le elezioni e il regolamento per le candidature. La relazione e la replica del segretario saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Pd.

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