Governo, le ultime news: Berlusconi non vuole i “tecnici puri”, oggi riceve ad Arcore Giorgia Meloni. Al-Sisi si congratula con la leader FdI. Zelensky: “Venga in Ucraina”

Pubblicità
Pubblicità

Governo: Berlusconi, non credo nei tecnici puri

No ai tecnici puri, Forza Italia sia considerata al pari della Lega nella compagine di governo, Draghi un patrimonio del Paese cui non si può rinunciare, e che “avrebbe tutte le carte in regola per occupare un ruolo apicale nelle istituzioni internazionali”. Silvio Berlusconi parla con la Stampa, e commentando il suo incontro dei giorni scorsi con la premier in pectore dice di averla trovata “prudente ed equilibrata”. Il leader di Forza Italia dice che il suo partito non ha perso voti, anzi, “fra i grandi partiti che hanno sostenuto il governo Draghi il nostro è il solo che non ha perso consensi”.

Quanto ai nomi per il nuovo esecutivo, Berlusconi afferma che “non è una questione di numeri, ma di significato. Io non credo nei tecnici puri: se esistessero la politica diventerebbe inutile. Io ho sempre voluto coinvolgere nei miei governi persone chiaramente schierate con noi, che condividessero il nostro progetto politico, e che avessero un curriculum professionale, accademico o imprenditoriale di prim’ordine – osserva -. Ora vorrei di nuovo qualcosa di simile: non l’adesione a titolo personale di qualche nome famoso, ma l’impegno di mondi importanti”, dall’impresa, al lavoro, alla scienza, “in uno sforzo di vera unità nazionale”. Del resto “le emergenze da fronteggiare, prima fra tutte quella dell’energia, e le grandi riforme che dobbiamo mettere in cantiere, a cominciare da quella fiscale, richiedono davvero il concorso di tutti”.

Per quanto riguarda l’atteggiamento del nuovo governo nei riguardi della Russia, per l’ex premier dovrebbe essere “esattamente quello del governo precedente – sottolinea -.

Quando le circostanze lo consentiranno sarò il primo a insistere per una soluzione diplomatica, perché considero la guerra intollerabile, la follia delle follie. Tuttavia, una soluzione diplomatica implica l’assoluta unità dell’Occidente – conclude – e non può contemplare in nessun caso il sacrificio della libertà e dei diritti del popolo ucraino”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *